«I cattolici traditi dalla dc» di Irene Pivetti

Il presidente della Camera: «Rifare le regole secondo la volontà di Dio» Il presidente della Camera: «Rifare le regole secondo la volontà di Dio» «I cattolici traditi dalla de» La Pivetti: io non avrei firmato l'aborto ROMA. «Cattolici, l'esilio è finito». Il presidente della Camera, Irene Pivetti, sceglie il meeting di Ci per lanciare, quasi da leader, la riscossa del popolo cattolico. «E' finito l'equivoco che dava il nome di cristiano a un partito che di fatto ha scrìstianizzato l'Italia». Basti pensare alla legge sull'aborto che la de ha firmato, che il presidente della Camera non avrebbe mai firmato. Dunque: i cattolici debbono uscire dalla «riserva delle buone opere». «Bisogna governare le regole, rifarle, se necessario dice la Pivetti - per riordinare la società alla volontà di Dio. Questo è l'ordine delle cose». Le reazioni non si fanno attendere e la maggioranza si divide. Bossi è lapidario: «I cattolici hanno rovinato l'Italia». Casini (Ccd) taccia di superficialità i giudizi sulla de, mentre il ministro Poli Bortone (An) dice che la 194 è da abrogare. Pannella parla di «rigurgiti clerico fascisti». A sinistra la Melandri ricorda che è «irresponsabile» rimettere in discussione la volontà popolare in base «a idee religiose». SERVIZI A PAG. 2,3 E 5 Il presidente della Camera, Irene Pivetti

Persone citate: Casini, Irene Pivetti, Melandri, Pannella, Pivetti, Poli Bortone

Luoghi citati: Italia, Roma