Sangue sulle orme dei faraoni

Sangue sulle orme dei faraoni Sangue sulle orme dei faraoni Agguato ai turisti, morto un ragazzo IL CAIRO. Terrore all'ombra delle Piramidi. A dieci giorni dall'inizio al Cairo della Conferenza internazionale dell'Onu su popolazione e sviluppo, gli integralisti musulmani hanno di nuovo puntato il mirino sui turisti stranieri, nell'evidente intento di far planare la minaccia terroristica sulle oltre ventimila persone attese alla conferenza e dimostrare all'opinione pubblica mondiale che, contrariamente a quanto si affanna a sostenere il governo egiziano, la loro lotta per destabilizzare il regime prosegue. Un commando di quattro integralisti armati di mitra ha attaccato ieri mattina in Alto Egitto un minibus con a bordo undici turisti spagnoli, uccidendo un ragazzo di 13 anni, Pablo Usan, e ferendone gravemente al petto il padre, Leopoldo, di 46 anni. Ferita in modo lieve anche la madre, un altro turista, Julio Ponce, di 40 anni, e l'accompagnatrice egiziana del gruppo. Gli undici turisti, che partecipavano ad una crociera sul Nilo, erano scesi a terra all'altezza di Dendera, a circa 650 km a Sud del Cairo e qualche decina di km a Nord di Luxor, per recarsi a visitare i templi faraonici della regione. Circa 50 chilometri più a Nord, all'altezza di Nagaa Hammadi, i terroristi li attendevano nascosti nel folto delle piantagioni di canna da zucchero. Dopo aver sparato all'impazzata sul veicolo sono riusciti a dileguarsi. Stesso copione, dicono gli invetigatori, degli altri attentati avvenuti contro i turisti dall'autunno 1992, quando gli estremisti musulmani scelsero l'industria turistica, tra le principali fonti di entrate, come obiettivo primario della loro lotta allo Stato. Quattro turisti, fino a ieri, avevano fatto le spese del braccio di ferro degli integralisti contro un governo considerato «troppo laico»; l'ultima vittima fu una tedesca di 54 anni, ferita il 4 marzo in un Feriti i genitori e l'accompagnatrice I terroristi hanno assaltato il minibus diretto a Luxor attacco alla nave da crociera su cui viaggiava e deceduta in Germania qualche giorno dopo. Altri quattro stranieri, tra cui il giudice italiano Luigi Daga, furono uccisi in ottobre da un fanatico religioso che il ministero degli Interni si premurò di definire «squilibrato». Ma dal 13 marzo, dopo un altro agguato armato ad un battello sul Nilo, gli estremisti musulmani sembravano aver rinunciato ad attaccare l'industria turistica - peraltro in drammatico calo di oltre il 50

Persone citate: Hammadi, Julio Ponce, Luigi Daga, Pablo Usan

Luoghi citati: Cairo, Egitto, Germania, Il Cairo