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Aereo in tilt, si tuffa nel lago Aereo in tilt, si tuffa nel lago WASHINGTON. Con un salto acrobatico, ma anche con buona dose di fortuna, Jimmy Buffett, cantante rock americano degli Anni Settanta, ha abbandonato i comandi dell'aereo che precipitava finendo indenne nelle acque di un lago a Nantucket, nel Massachusetts, dove un'imbarcazione lo ha raccolto e portato a riva. La brutta avventura di Buffett, vissuta ieri, è stata seguita dal sergente di polizia Charles Gibson che ha visto il piccolo apparecchio precipitare quando «era appena decollato». Buffett ha raggiunto la notorietà soprattutto per «Changes in latitudes, changes in attitudes», e «Volcano», che gli hanno fatto vincere cinque dischi di platino. [Ansa] LLONDRA A scoperta che il capitano dell'aereo marocchino ha fatto precipitare il velivolo per suicidarsi (portando con sé 43 persone) ha fatto crescere fra i piloti la paura di vedersi costretti a sottoporsi a test psicologici sistematici. Passi in questa direzione erano già stati presi in Europa prima dell'incidente al volo Agadir-Casablanca. I piloti si oppongono fermamente all'ipotesi di test psicologici. Non accettano che la loro attitudine al volo venga valutata da uno psicologo che sta a terra, e temono che le compagnie aeree possano accampare presunte insufficienze psicologiche per giustificare licenziamenti immotivati. I piloti dei voli di linea sono già fra i professionisti più sistematicamente sotto esame del mondo. Vengono sottoposti ogni sei mesi a test attitudinali e ogni anno alle visite mediche prescritte dalle autorità aeronautiche internazionali. «E' opportuno che i piloti abbiano un colloquio con lo psicologo, quando da qualche parte nel mondo avviene un grave incidente. Ma non è il caso di farne una pratica di routine» dice Terry Middleton, direttore esecutivo della Federazione Younes Khayati e il co-pilota Sofia Figuigui, mentre inizialmente le autorità marocchine avevano detto che il comandante aveva deciso di suicidarsi all'improvviso e senza spiegazioni. La donna ha tentato disperatamente di fare desistere il capitano khayati dal suo proposito. I due avevano volato altre volte insieme, poiché gli equipaggi a bordo dei tre Atr 42 della Royal Air Maroc sono soltanto 12. Sui rapporti personali tra il comandante Khayati e il primo ufficiale c'è una dichiarazione del cugino del comandante: «La co-pilota Figuigui era una delle sue grandi amiche. Le voleva sinceramente bene. Come posso immaginare che volesse ucciderla?». La famiglia continua in effetti ad escludere ostinatamente il suicidio e ha addirittura minacciato la compagnia aerea di bandiera e il ministero dei Trasporti di perseguirli penalmente qualora insistessero nel sostenere questa tesi. Un comandante di bordo della Ram, che ha voluto mantenere l'anonimato, ha detto all'Ansa, durante l'inumazione delle vittime al cimitero di Agadir, che Sofia Figuigui, che era sposata, ha fatto l'impossibile per far riprendere quota all'aereo e per far desistere il comandante dal suo intento. La donna è rimasta lucida fino al momento dell'impatto e solo un attimo prima ha lanciato un urlo di terrore. Sembra che i passeggeri si L'idea di introdurre i test psicologici per i comandanti divide l'Associazione dei piloti e le compagnie aeree «Bastano le visite mediche e le prove attitudinali» internazionale delle associazioni dei piloti (Ifalpa). Alla notizia di un incidente, anche i piloti possono essere presi dalla paura di volare, spiega Middleton. Ma né test né cure psicologiche possono prevenire eventi come il suicidio: «Ci sono medici pazzi, autisti di taxi pazzi. Non si potrà mai impedire al singolo pazzo di fare certe cose». L'introduzione di test psicologici sistematici è stata proposta dall'Associazione delle aviazioni europee (Jaa), le cui compagnie aderenti