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Sarajevo in dubbio Sarajevo in dubbio Vacanze finite Oggi il Papa torna a Roma INTROD (Aosta). Il Papa prenderà una decisione definitiva sul viaggio a Sarajevo, una volta tornato in Vaticano. Lo ha detto ieri il portavoce della Santa Sede, Joaquin Navarro Valls: «Dopo il suo rientro a Roma, il Santo Padre, insieme con il Segretario di Stato, card. Angelo Sodano, e i suoi più stretti collaboratori, valuterà la situazione e gli elementi in suo possesso per arrivare ad una decisione in merito all'auspicato viaggio a Sarajevo». Giovanni Paolo II partu'à oggi pomeriggio in elicottero dalla colonia dei salesiani di Les Combes alla volta dell'aeroporto di Torino. Da qui, in aereo, raggiungerà Ciampino e poi la residenza di Castel Gandolfo. Dall'ex Jugoslavia arrivano intanto notizie poco confortanti. E' sempre forte la tensione a Sarajevo, dove l'8 settembre il Papa vorrebbe compiere il suo viaggio di pace, che l'Onu definisce «ad alto rischio». Fonti musulmane ieri hanno riferito di attacchi serbo-bosniaci a colpi di mortaio in un piccolo villaggio alla periferia della città, Sokolj, che avrebbero causato un morto. Dall'altro fronte replicano i serbo-bosniaci denunciando a loro volta un pesante bombardamento musulmano sulla vicina Iljias, con cinque feriti, alcuni gravi. La cosa più preoccupante è che tali scontri avvengono in buona misura all'interno della fascia di venti chilometri dove è proibito il ricorso alle armi pesanti. Sono queste a preoccupare: nascoste tra le colline che circondano Sarajevo e che dominano l'aeroporto dove il Papa atterrerà ce ne sono decine, e forse anche missili. Una provocazione è sempre possibile. Riesca o no ad andare a Sarajevo, Papa Wojtyla si è goduto ieri gli ultimi sgoccioli delle sue brevi vacanze, con un lunga passeggiata sul Col di Chavannes. E anche questa volta non manca l'aneddoto. Sulla strada verso valle il Papa ha incontrato un uomo in mountain-bike. «Santo Padre, lei mi dà un grande piacere e un grande dispiacere», ha esclamato il ciclista. Wojtyla gli ha chiesto incuriosito il perché. «Un grande piacere per averla incontrata. E un grande dispiacere perché non ho una macchina fotografica, per ricordare questo momento». A consolare il ciclista ha provveduto Navarro Valls, che gli ha fatto una foto con Giovanni Paolo II. [Ansa]