Berlusconi: non colpirò i pensionati di Marcello Sorgi

Polizia: via Parisi, arriva Masone. Esami di settembre aboliti. Carceri, scoppia un caso Biondi Polizia: via Parisi, arriva Masone. Esami di settembre aboliti. Carceri, scoppia un caso Biondi Berlusconi: non colpirò i pensionali «Bankitalia, mi fido ma serve un chiarimento» DUE BERSAGLI NELLA TRAMA DEL DOMINO r- Sarà Guidi il capo della delegazione Al Cairo l'Italia manda una squadra antiaborto Scalfaro al premier: la vita va difesa ma non è in discussione la nostra legge IL Consiglio dei ministri che ieri ha segnato il ritorno al lavoro del governo - dopo l'estate delle polemiche, dei flop finanziari e dei vertici al mare - merita attenzione per due fatti, destinati a influire su tutta la ripresa politica autunnale: la rumorosa uscita di scena di Parisi, ex-capo della polizia in carica da sette anni e sotto sei diversi ministri, e la pelosa solidarietà data da Berlusconi al governatore della Banca d'Italia Fazio, da settimane al centro di una serie di attacchi da parte di ministri e sottosegretari di An. Infatti, al di là delle considerazioni di stile (un mese fa i capi dei servizi segreti lasciarono i loro posti senza commenti, con l'austerità e la riservatezza che si addicono a funzionari preposti a responsabilità delicate), la lettera di Parisi al Presidente della Repubblica (resa nota dall'autore) è un documento rivelatore della lotta di potere in corso ai vertici dello Stato: dunque, già dal 22 luglio, il capo della Polizia si sentiva accerchiato al punto da offrire le sue dimissioni a Scalfaro, che come ministro dell'Interno, nel 1987, era stato il primo a volerlo a quel posto, e di consigliare la nomina di un successore più omogeneo al nuovo corso politico. E solo dopo sollecitazioni dello stesso Presidente, Parisi si dichiarava disposto a resistere fino a fine anno: naturalmente, previo accordo di Berlusconi e Maroni, ancora all'oscuro, curiosamente, in quel momento, delle vere intenzioni del prefetto. Ma se davvero Parisi si considerava stretto, e impossibilitato, quasi, a proseguire nel mandato, perché non ha posto subito il problema al ministro dell'Interno? Perché, sottolineando la sua «devozione», ha inoltrato una supplica a Scalfaro? E soprattutto come mai, alla fine, ha rinviato tutto di un mese, il mese che è servito a farlo fuori? Una procedura così strana, Marcello Sorgi CONTINUA A PAG. 2 SETTIMA COLONNA ROMA. L'assicurazione arriva direttamente dal presidente del Consiglio: «Non colpiremo i pensionati», ha detto Silvio Berlusconi durante la riunione del Consiglio dei ministri di ieri. E, subito dopo, ha bacchettato quei ministri che - a Ferragosto - si sono lasciati andare a troppe esternazioni. Altro tema affrontato dal premier è stato Bankitalia. Palazzo Chigi conferma piena fiducia al governatore Fazio, anche se «serve un chiarimento». Ieri, intanto, il ministro dell'Interno Maroni ha preso atto delle dimissioni del capo della Polizia Parisi. Al suo posto, arriva - nonostante il «no» di Pannella - Fernando Masone, sino ad ora questore di Roma. Tornando al Consiglio dei ministri, nella riunione di ieri è stato approvato il decreto legge che abolisce gli esami di riparazione nella scuola media superiore. Rinviata, invece, ogni decisione sul disegno di legge relativo alla situazione carceraria. E il ministro Biondi non l'ha presa bene. Amabile, Grignetti, Mascl Slllpo e Tortello ALLE PAG. 2,3,4 E 5 L'ADDIO ^] DI PARISI ROMA. Diventa un caso politico la nomina della delegazione che rappresenterà l'Italia alla Conferenza del Cairo su popolazione e sviluppo. Il governo ha deciso: sarà Antonio Guidi, ministro della Famiglia, a guidare la rappresentanza nonostante le proteste di Marco Pennella, che avrebbe preferito il ministro degli Esteri, Martino. A riprova della delicatezza della questione il presidente Scalfaro ha inviato a Berlusconi una lettera in cui afferma che la tutela del «diritto alla vita» non può in ogni caso mettere «in discussione le leggi del nostro Stato». La lettera di Scalfaro, che Silvio Berlusconi ha letto nella riunione del Consiglio dei ministri, è stata resa pubblica ieri sera dal Quirinale dopo che il ministro dell'Agricoltura Poli Bortone aveva annunciato l'intenzione di proporre l'abrogazione della legge sull'aborto. Pannella chiedeva che almeno un riformatore facesse parte della delegazione: non è stato accontentato. Vice responsabile infatti sarà un altro ministro antiabortista: Altero Matteoli. FAZIO SCRIVE .4 LA nascita di un figlio maschio, oggi, è quella che dà più angoscia. Non saranno braccia: non gli servirebbero. Né gambe: camminerà su ruote. Né soccorso: sarà incapace di darne. La testa fin dai primi anni sarà perduta. Le probabilità che a quindici anni, a venti, uccida qualcuno per stupidità sono parecchie; che uccida per interesse, anche. La madre e il padre hanno ragione di pensare, come i re delle antiche favole: «ecco chi mi ucciderà». E' brutta la fame, è orribile la sottonutrizione: vi passeggia sotto gli occhi mentre mangiate. Ma questa porzione di mondo che mangia, che cosa mangia? Come li nutre, questi figli? Perché non mettere, fra le tante cause materiali (ce ne sono di più sottili, ma è già molto se ti lasciano parlare di materia) della follia suicida e omicida della gioventù maschile, la sua educazione alimentare, i modi, le sostanze, le abitudini alimentari dell'Occidente euroamericano? Tutte quelle proteine, tutti quegli zuccheri... In dieci anni di vita, quanta carne agli estrogeni ha già trangugiato un bambino? Quanto burro? Quanta pasta pesantemente condita? Quanti pesticidi e conservanti? E tutta la chimica alimentare associata ai farmaci, ai vaccini? E quel pane bianchissimo, che snerva? Là un orribile troppo poco; qua la maledizione del troppo. Ecco che poi viene la smania di picchiare chi è meno nutrito, chi è magro, chi è debole, chi non ha la pancia che scoppia, chi è malato e non manda giù. Non c'è guerra per canalizzarlo, ma tutto è fatto per eccitare l'istinto di morte, per nutrirlo bene, per farlo grasso-iper. Se li faceste mangiare di meno i vostri figli maschi? Se digiunassero ogni tanto? Se certi locali dove si mangia di massa fossero costretti a chiudere per cattivi affari? Se l'alimentazione da supermercato non vi entrasse in casa? Le vie del crimine passano anche per lo stomaco pieno, riempito di cose brutte, colorate, morte... I presidente della Repubblica, Scalfaro

Luoghi citati: Cairo, Italia, Roma