Farmaco scomparso polemica

Farmaco scomparso, polemica Farmaco scomparso, polemica La Regione avvia un 'indagine siili1 «introvabile» Aminomal R E' polemica ormai intorno alla vicenda dell'Aminomal Retard, il farmaco broncodilatatore sino a ieri scomparso dalle farmacie. «Probabilmente la colpa è di un grossista che si è dimenticato di fare l'ordine» avevano ipotizzato nei giorni scorsi i responsabili della ditta produttrice, la Malesci di Firenze. Ora giunge netta la puntualizzazione dei grossisti. «Ci sono le prove, possiamo dimostrare d'aver fatto il nostro dovere» sostengono. «Questo è il nostro lavoro, siamo qui per vendere, non per danneggiarci. La Malesci non deve neppure pensare ad una simile eventualità». Chi è dunque il responsabile e perché il farmaco non è stato consegnato? L'indagine decisa dall'assessore regionale alla Sanità, Enzo Cucco, intanto prosegue. «Se accerterò una responsabilità precisa - promette - passerò tutto al magistrato». Oggi sono attese le informazioni chieste all'Ordine dei medici ed all'Ordine dei farmacisti. Esclusa la «dimenticanza» dei grossisti, le ipotesi si riducono di numero. Qualcuno rileva che il medicinale ha subito all'inizio del mese un ritocco di prezzo. «Non sarebbe la prima volta - commenta un farmacista - che una ditta frena la distribuzione di una specialità lucrando sul successivo aumento». Questa ipotesi non regge del tutto. Dicono i grossisti: «Se fosse così l'Aminomal sarebbe tornato in circolazione entro il 10 del mese. Invece siamo al 22 e incominciano ora i rifornimenti, solo dopo la pubblicazione della notizia sui giornali». I motivi sono altri. Quali? C'è chi teme uno «sganciamento» della Malesci dal mercato italiano. «Così come ha annunciato la Menarini di Firenze. Potrebbe essere un primo segnale». Oppure sta per essere autorizzata l'immissione sul mercato di un medicinale migliore, magari più costoso.

Persone citate: Enzo Cucco, Malesci, Menarini

Luoghi citati: Firenze