Bugno acciaccato no al Mondiale

Mentre oggi si disputa l'inedita crono iridata, la Nazionale perde un leader Mentre oggi si disputa l'inedita crono iridata, la Nazionale perde un leader Bugno acciaccato, no al Mondiale E il et Martini richiama Cassarti CATANIA dal nostro inviato Mentre nella fornace catanese sta per andare in scena l'inedito spattacolo della cronometro individuale, subisce un fiero colpo il cast azzurro di Martini, sbarcato in Sicilia senza uno dei suoi protagonisti. Bugno resta a casa. La caduta di cui è stato vittima in allenamento lunedì scorso (un bambino attraversa d'improvviso la strada, lui per evitarlo finisce piatto sull'asfalto) oltre ad avergli ridotto una caviglia alle proporzioni d'un melone gli ha procurato un ematoma sottocutaneo al quadrìcipite femorale sinistro (referto medico). I dolori e i gonfiori son venuti fuori il giorno dopo, al termine d'un'ulteriore pedalata di sei ore. Lo stratega della Polti, Stanga, s'è detto disponibile a un trasferimento di Bugno in extremis ad Agrigento con aereo privato. Ma un recupero appare del tutto improbabile. Il posto dell'acciaccato lo prende Cassani, messo in cantina dal et per sopraggiunto appassimento e ritornato alla ribalta con il successo nella prima delle due premondiali venete (la seconda, ieri, l'ha vinta Faresin). Domanda: perché Bugno invece di partecipare alle ultime prove insieme ai compagni, si allenava per conto proprio in quel di Bergamo? Risposta: perché secondo Martini un campione, specialmente se ha conquistato due titoli mondiali, sa in che modo sistemare i muscoli, è libero quindi di prepararsi secondo i suggerimenti della personale esperienza. Discutere sulla bontà della scelta bugnesca, ora che il pasticcio è servito, costituisce un'inutile perdita di tempo. Se Bugno avesse pedalato in gruppo e non in solitudine non sarebbero cambiati i frutti dell'allenamento e la Nazionale manderebbe in campo un capitano in più. Ma esiste ancora qualcuno che si trastulla con i «se»?. Per fortuna Cassani ha dato segni di rifioritura. Martini perde una punta di classe e recupera un regista: è facile supporre che il et, pur lieto di riabbracciare un fedelissimo dolorosamente scartato, si sarebbe sentito meglio con un Bugno nel caricatore. E poi c'è il problemino delle riserve (Bartoli, Della Santa, Pelliccioli?) che sarà affrontato e risolto oggi o domani. E tanto per stare svegli, c'è il caso Pantani. L'esimio grimpeur è attualmente la scolorita controfigura del gran combattente al Tour. Un grimpeur puro al Mondiale era già un fatto strano; un grimpeur puro fuori forma è un fatto da meditarci sopra. E Martini ci sta meditando. Pantani riserva? Il et ci ripensa e lo boccia dopo averlo promosso? Difficile. Pantani alza la mano e dice: ragazzi, spiacente, ma non ce la faccio. E' una via di scampo. Ma con gli sponsor come la metterebbe il grimpeur asceso alle vette della celebrità? Il Mondiale non è una recita che si replica tutti i pomeriggi. E veniamo alla cronometro (42 km) individuale. Cinquantasei corridori al via. Nomi illustri: il russo Evgeni Berzin, lo scozzere Graeme Obree, l'inglese Chris Boardman, il francese Thierry Marie, lo svizzero Alex Zulle, l'olandese Erik Breukink. E gli italiani Andrea Chiurato, professionista, e Luca Colombo, dilettante, fresco vincitore in quartetto della 100 chilometri. Berzin sarebbe il favorito se in questo periodo non avesse la mente più rivolta ai soldi che alla bicicletta. Il famelico Evgeni insegue ingaggi miliardari, la sua giovane consorte, stufa di Broni e dell'Oltrepò pavese, desidera inurbarsi e vagheggia Montecarlo. Boardman è sicuro di batterlo. Obree è sicuro di battere Boardman. Marie ha in programma di battere tutt'e due. Chiurato e Colombo hanno buoni motivi per non allargarsi troppo coi pronostici. Ci fosse stato Indurain, avremmo avuto una preoccupazione di meno, ammesso che conoscere i dati anagrafici dell'odierno possibile vincitore costituisca una preoccupazione. La cronometro individuale infilata nei Campionati del Mondo per rilanciare competizioni moribonde tipo il Gran Premio delle Nazioni, vede in lizza anche le donne. Favorite le francesi Longo (sarà nonna?) e Clignet. Gianni Ranieri

Luoghi citati: Agrigento, Bergamo, Broni, Montecarlo, Sicilia