«Uccidere i medici abortisti è un dovere» di E. St.

«Uccidere i medici abortisti è un dovere» SACERDOTE USA «Uccidere i medici abortisti è un dovere» WASHINGTON. «C'è una vita nel grembo materno. E' una persona degna di essere difesa, come un qualunque altro essere umano già nato, e quindi deve essere difesa con tutti i mezzi possibili. Bisogna quindi essere pronti a uccidere chi la minaccia, in questo caso gli abortisti e tutti i loro complici». Non sono le parole di un fanatico militante «pro-life», ma di un sacerdote cattolico di Mobile, Alabama, David Trosch. La sua teoria che chiunque sia moralmente autorizzato a uccidere i medici e gli infermieri che lavorano nelle «cliniche della morte» ha suscitato l'allarme dell'arcidiocesi di Mobile, che ha deciso di scomunicarlo, tagliandogli lo stipendio e impedendogli di dire messa. Contemporaneamente, l'Fbi lo ha messo sotto inchiesta per «complotto». Mentre si moltiplicano negli Stati Uniti gli attentati e gli omicidi di medici abortisti (come quello avvenuto recentemente davanti a una clinica di Pensacola, in Florida), Trosch si è improvvisamente imposto sulla scena nazionale come la più radicale e la più celebre delle voci del movimento anti-abortista, con una teoria che unisce il cosiddetto «omicidio giustificabile» con brani dei Vangeli e citazioni tratte dalle opere di Sant'Agostino e di San Tommaso. [e. st.]

Persone citate: David Trosch, Mobile, Sacerdote

Luoghi citati: Alabama, Florida, Stati Uniti, Washington