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Lima, annuncio del presidente Fujimori: «Stia con l'opposizione» Lima, annuncio del presidente Fujimori: «Stia con l'opposizione» La First Lady destituita in tv POLITICI, state in guardia: il vero nemico non sono le opposizioni petulanti, i giornali aggressivi, la magistratura troppo curiosa, i generali golpisti. L'Avversario lo avete in casa. Conosce ogni vostra mossa, per anni senza fatica ha appreso tutti i vostri segreti, ha gustato con voi il frutto avvelenato della ribalta. Per cercare di batterlo dovrete cancellare un bel pezzo del vostro passato e ammettere di aver sbagliato. Perché è vostra moglie. L'antico mito di Clitennestra ma in salsa democratico-costituzionale rivive nelle tristi brume di Lima. Guerriglia, terrorismo, golpe, narcotraffico, miseria, sottosviluppo, epidemie: Alberto Fujimori, affettuosamente conosciuto come il cinesino, ha convissuto tranquillamente nei suoi discutibili quattro anni da presidente peruviano con endemiche e apocalittiche catastrofi. Ma ha improvvisamente scoperto che il suo vero, unico, terribile problema in realtà viveva proprio tra le volute barocche del Palazzo. Susana, moglie ma anche ingegnere, esperta di businness, madre esemplare, fino all'altro ieri si accontentava di comparire nei ritrattini di famiglia appesi negli uffici pubblici perduti sulle Ande. Improvvisamente ha gettato la maschera, è diventata un domestico Licurgo che denuncia malefatte, brogli, inconfessabili ambizioni del Presidente. Come un aspirante candidato alla successione. Così Fujimori, maledicendo la sorte che gli ha messo di fronte non un'amante in carne ed ossa ma un nemico impalpabile come il Potere, è andato in tv, e con un bel sorriso ha destituito la moglie condannandola a essere un privato cittadino. La colpa di tutto, in fondo, è di Hillary. Perché prima che lei inventasse il ruolo di First Ladypresidente chi le ricordava le Prime Signore? Neanche nelle note a pie di pagina dei libri di storia troverete traccia dei grigiori borghesi di madame de Gaulle o di Frau Adenauer. Le First Lady emergevano dal silenzio per i tagli di nastri o la seconda fila, molto defilata, dei banchetti ufficiali. La cucina della politica, quella dove non si fa spettacolo ma si prendono decisioni, in casa e a Palazzo, era rigorosamente riservata ai signori mariti. Le eccezioni, Evita Perón o Imelda Marcos, erano esotiche divagazioni. Il rischio di contagio, adesso, è universale. Danielle Mitterrand fa già politica estera per conto suo (e non sempre è in accordo con l'Eliseo); e Winnie Mandela guida l'opposizione. Per fortuna ci restano le antiche certezze del silenzio brezneviano della signora Eltsin e la tenace ritrosia di Veronica Berlusconi. Domenico Quirico