UN CASO LEGALE SEMPRE PIÙ' COMUNE Età anagrafica o età biologica?

UN CASO LEGALE SEMPRE PIÙ' COMUNE UN CASO LEGALE SEMPRE PIÙ' COMUNE Età anagrafica o età biologica? Quando il medico sostituisce la carta d'identità 1/2-1 anno perii metodo dell'atlante di Greuhch e Pyle, più diffuso e più preciso; qualche mese per quello di Tanner. Data la componente di soggettività nelle letture, inoltre, i referti possono essere piuttosto diversi. Un secondo tipo di problemi che rende poco attendibili queste valutazioni dipende dalle carte di riferimento impiegate per far corrispondere le caratteristiche delle ossa a una data età. Per i due metodi citati, le popolazioni di riferimento sono rispettivamente formate da ragazzi dello Iowa della prima metà di questo secolo e da giovani britannici dell'inizio della seconda metà del secolo. Non sappiamo con esattezza quale sia la corrispondenza con la popolazione italiana che, sulla base di dati preliminari del Centro di Auxologia di Torino, sembra un po' più precoce, e tantomeno sono disponibili dati attendibili sulla cronologia maturativa dei nomadi e della maggior parte dei gruppi di extracomunitari. Al metodo basato sull'età ossea possono affiancarsene altri, come l'età dentaria. L'epoca di eruzione dei denti è inattendibile, mentre è accettabile il sistema proposto da Demirjian, basato sulla radiografia panoramica e ancora poco usato in Italia. Molto utile è la valutazione degli stadi puberali secondo Tanner e cioè del grado di sviluppo dei genitali e della peluria pubica dei maschi e delle mammelle e della peluria pubica delle femmine. Queste valutazioni, che possono essere integrate da controlli ecografici dei genitali, orchidometria (volume dei testicoli) e valutazioni QUALCHE giorno fa un articolo nella cronaca de La Stampa ha affrontato la questione della attribuzione dell'età anagrafica, che è emblematica dell'incompatibilità che spesso esiste tra l'impostazione legale e quella biologica nell 'affrontare certi problemi. Per procedere, il giudice deve conoscere l'età anagrafica dei giovani colpevoli o sospetti di un dato crimine. Quando mancano documenti o registrazioni attendibili, come capita nel caso di nomadi o di extracomunitari, il giudice si rivolge a un perito (un medico legale o un auxologo, e cioè esperto di crescita e sviluppo) per ottenere una stima dell'età biologica, cioè del grado di maturazione fisica di quel soggetto e gli attribuisce un'età anagrafica corrispondente. Ma mentre dal punto di vista legale la richiesta del giudice è ben comprensibile, dal punto di vista biologico può essere accolta solo con molte riserve. Il metodo più usato per valutare il grado di maturazione di un individuo è quello dell'età ossea e cioè l'esame di certe caratteristiche di forma e di reciproca posizione delle ossa che si osservano in diversi gradi di sviluppo e quindi a età successive. E' ormai noto, tuttavia, che tra età ossea ed età anagrafica non vi è corrispondenza certa. Si preferisce attualmente l'esame della mano e del polso poiché queste parti non comportano problemi etici legati all'irradiazione e su di esse sono disponibili ricerche valide. Sono però metodi piuttosto grossolani e con scarsa sensibilità: ormonali, migliorano discretamente le informazioni tratte dalla età ossea, ma non permettono di superare il problema legato al fatto che gli standard di riferimento si basano su popolazioni diverse da quelle in esame. Ma, anche se si disponesse di metodi precisi, di letture sicure e carte di riferimento adeguate, vi sarebbe sempre il problema della variabilità biologica del tempo di maturazione tra i diversi individui, specie in fase puberale. A tutte le età della vita esistono persone il cui corpo è più giovane o più vecchio dell'età anagrafica. Anche durante l'età evolutiva esistono i lenti e i precoci. La variabilità aumenta molto nel periodo della pubertà, così che a 12 anni e mezzo per le femmine e 14 e mezzo per i maschi esistono, nell'abito della più perfetta normalità, individui ancora infantili, in varie fasi della pubertà, e già completamente maturi. Le femmine, inoltre, sono di circa 2 anni più precoci dei maschi, per cui una femmina di 14 anni è di solito biologicamente molto più matura di un maschio delia stessa età. Quando la maturazione si è conclusa queste differenze si annullano. La maturazione scheletrica segue approssimativamente questo andamento. Purtroppo l'età ossea che si attribuisce, nell'ipotesi migliore è quella del soggetto medio di quel gruppo di età anagrafica e di quel sesso e non tiene conto dell'ampia variabilità individuale. In sintesi, una perizia che stabilisce in 14 anni l'età di un soggetto senza documenti do¬ vrebbe in realtà refertare nel seguente modo: «Se il soggetto in esame fosse un britannico degli Anni 50 avrebbe 94% probabilità di avere un'età compresa tra 12 e 16 anni, con maggiori probabilità attorno ai 14». Questo referto è biologicamente corretto ma non soddisfa il giudice. Anche quando il quesito si limita all'aver superato i 18 anni, il massimo che si può sapere è se un giovane ha una maturazione scheletrica e una pubertà complete, ma questa condizione, soprattutto nelle femmine, può essere raggiunta ben prima dei 18 anni, e perle età successive alla completa maturazione non vi sono ulteriori elementi discriminanti; altri soggetti, invece, per lo più maschi, a 18 anni non hanno completato lo sviluppo. A differenza di quanto comunemente si crede, quindi, l'esame dell'età maturativa permette una valutazione solo molto approssimativa dell'età anagrafica e ha maggiori difficoltà proprio alle età in cui viene più richiesta. Dovendosi peraltro decidere l'imputabilità o no di persone che, ora in buona ora in mala fede, sono prive di età anagrafica, si può proporre di utilizzare ben precisi criteri auxologici di sola età maturativa, senza pretendere di dedurne l'età anagrafica, anche perdio l'essere in fase puberale iniziale o conclusa influenza in termini neuroormonali, intellettivi, emozionali e sociali il grado di responsabilità delle proprie azioni in modo parzialmente indipendente dall'età anagrafica. Lodovico Benso Università di Torino

Persone citate: Lodovico Benso, Tanner

Luoghi citati: Iowa, Italia, Torino