Chimica si sposta tra i muratori

Chimica si sposta tra i muratori L'Università sta per affittare l'area di Mirafìori dove si formano gli edili Chimica si sposta tra i muratori Studenti e laboratori nel campus di 15 mila metri Da scuola per muratori a campus universitario. Da definire ci sono soltanto i dettagli e poi in strada del Drosso 100, zona Mirafìori, si trasferiranno i laboratori di Chimica, compresi studenti e professori dei vari corsi di laurea attualmente ospitati negli isituti di corso Massimo d'Azeglio. Se la trattativa tra Collegio costruttori e Università andrà in porto, come tutto lascia presumere, l'ateneo potrà disporre di altri 15.500 metri quadrati, tanti quanti sono previsti dall'ipotesi di accordo su cui dovrà pronunciarsi il consiglio d'amministrazione nella seduta di fine settembre. Per ora l'Edilscuola, l'ente proprietario dell'immobile, cederà in affitto gli oltre quindicimila metri quadrati ma è possibile che l'ateneo si avvalga della facoltà di riscatto se l'utilizzo degli impianti risulterà soddisfacente. Il piezzo dell'affitto dovrebbe aggirarsi sul miliardo l'anno. Le aule disponibili sono nove: tre capaci di contenere 200 posti, sei un centinaio. Il sopralluogo in strada del Drosso effettuato dal vicerettore Olimpia Gambino con altri docenti s'è tradotto in una relazione che la stessa Gambino ha sottoposto all'attenzione del rettore Mario Umberto Dianzani. «Secondo me sarebbe una buona scelta - commenta la professoressa Gambino -. In tutta Europa infatti c'è la tendenza a realizzare le nuove strutture universitarie, in particolare quelle scientifiche, in zone urbane periferiche, meno affollate, agevolando l'accesso agli studenti senza disturbare la comunità residente. L'ultima parola comunque, spetta al consiglio d'amministrazione che dovrà valutare soprattutto il rapporto costi-benefici». Il campus universitario, immerso in un'ampia area verde, verrebbe ad affiancarsi all'ormai già affermata scuola professionale per muratori che l'anno scorso ha preparato settecento allievi. Dal 1978, anno di partenza dell'attività Cipet (il centro che provvede alla formazione professionale) ad oggi, nelle attrezzatissime strutture di strada del Drosso e via Quarello sono passati migliaia di ragazzi, tutti subito avviati al lavoro. Gli spazi per i laboratori di Chimica sono stati ricavati di recente da ristrutturazioni di edifici preesistenti. Secondo il vicerettore Gambino si prestano molto bene ad accogliere apparecchiature scientifiche di peso e dimensioni rilevanti. L'esistenza inoltre di un'ampia area circostante permette di realizzare strutture accessorie (servizi, bunker, bombole ecc.) non solo nel rispetto delle norme di sicurezza ma anche senza offesa ai valori ambientali. Non si verificherebbero inoltre alcune delle anomalie lamentate da studenti e docenti che frequentano i laboratori di corso Massimo d'Azeglio. Negli scorsi mesi un microscopio molto sofisticato è andato in tilt per la presenza, nelle vicinanze, di cabine elettriche che ne alteravano il funzionamento. «E non dimentichiamo un altro motivo - aggiunge la Gambino - non secondario se l'ateneo deciderà di affittare il nuovo edificio. Per la prima volta nella storia della nostra Università, studenti e professori potranno operare in un ambiente immerso nel verde, con disponibilità di posti auto, attrezzature sportive e ricreative. Sembrerà d'essere in un campus universitario. Chi l'ha detto che gli universitari torinesi debbano sempre stare in pieno centro cittadino, tra cemento, rumori e confusione?». [g-J-P-1 Uno degli edifici dell'Edilscuola in via Quarello dove si preparano i muratori e dov'è previsto il trasferimento dei laboratori di Chimica

Persone citate: Gambino, Mario Umberto Dianzani, Olimpia Gambino

Luoghi citati: Chimica, Europa