Cassani la rabbia dell'escluso

Ha vinto per distacco il Gran Premio Sanson, penultima premondiale Ha vinto per distacco il Gran Premio Sanson, penultima premondiale Cassoni, la rabbia dell'escluso «Sono in forma, sarei stato utile alla squadra azzurra» Pantani a rapporto dal et Martini: farà solo la riserva? LUSIANA. Un arrivo senza sorriso, le mani incollate sul manubrio e un pugno di rabbia sulla bicicletta. Davide Cassani, vincitore per distacco del G. P. Sanson (prima delle ultime due premondiali in Veneto), ha sfogato così il suo disappunto per la mancata convocazione in maglia azzurra. «L'amarezza è grande - ha detto appena tagliato il traguardo - e non tanto per la Nazionale, in cui sono già stato sette volte, ma perché sono davvero in forma e sarei stato utile alla squadra. Del resto non mi stupisco: io e il et Martini non ci siamo mai parlati molto. Peccato. Vedrò il Mondiale alla tivù». Cassani si è costruito la vittoria nell'ultimo dei nove giri in programma (per un totale di 175 km) lungo le strade dell'altopiano di Asiago, precedendo all'arrivo la quarantina di corridori (sui 138 partiti) rimasti in gara sui saliscendi tagliagambe del percorso. Alla corsa erano iscritti anche sette dei quattordici azzurri selezionati per Agrigento: Chiappucci, Fondricst, Furlan, Casagrande, Bartoli, Pantani e Podenzana. Il migliore è stato Bartoli, terzo dietro il kazako Sheferfa 1 ' 17"). Staccati invece Chiappucci e Fondriest, giunto a circa sette minuti. Poco dopo metà gara è iniziata la fuga decisiva di nove corridori, dai quali nell'ultimo giro si è involato Cassani, che sullo strappo da Fontanelle a Conco ad una decina di km dalla conclusione - ha sorpreso i vari Rijis, Bartoli, Colagè e Zberg. «Non mi meraviglia la stizza di Cassani - ha poi commentato il et Martini - ma non è la prima volta che viene escluso dalla Nazionale. Del resto non sono queste le prove in cui ci si deve mettere in luce». Il commissario tecnico ha confermato che la prova di ieri e quella odierna a Cordignano gli servono per verificare le condizioni dei corridori già selezionati. Martini non ha però dato altre indicazioni sui nomi dei due azzurri che ricopriranno il ruolo di riserva ai Mondiali: «Quelli che intendevano mettersi in mostra qui a Lusiana, forse avrebbero dovuto stare un po' più davanti». Pare implicito il riferimento al deludente Pantani, con il quale il et non è riuscito a parlare subito dopo la corsa, ma lo ha raggiunto poi telefonicamente a Bassano del Grappa. Lo scalatore ha detto al et di aver trovato nuovi stimoli e di aver recuperato la concentrazione. «Non ho certezze - ha però concluso - di riuscire a fare un grande Mondiale». Oggi si replica a Cordignano, lungo un circuito da ripetere più volte per un totale di 171,5 chilometri. In gara gli altri azzurri, eccetto Bugno. [c. p.] Ordine d'arrivo: 1. Cassani, km 175,5 in 4h 30'39', media 38,906; 2. Shefer (Kaz) a l'17"; 3. Bartoli; 4. Colagè; 5. Rijs (Dan); 6. Zberg (Svi); 7. Volpi a 2'20"; 8. Tafi a 3'51"; 9. Casagrande a 4'06"; 10. Rebellin. A sinistra Cassani, primo a Lusiana Qui a lato la Fanini dopo la caduta: era certa di vincere allo sprint