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Gran cacciatore ma «cieco totale Gran cacciatore ma «cieco totale » A Taranto snidati dalla Finanza 150 finti malati TARANTO. Cacciatore provetto, mira infallibile. Un vero fenomeno. Con un solo difetto: è cieco. Anzi, per usare la definizione dell'anagrafe pensionistica, «cieco totale». Anche in questo, nel cacciatore-finto cicco, si sono imbattuti gli uomini del Nucleo tributario della Guardia di Finanza impegnati nelle indagini, disposte dalla procura della Repubblica, sulle pensioni di invalidità fasulle. La persona indagata, della quale non si conoscono le generalità, godeva anche, come cic¬ co, dell'indennità di accompagnamento. La sua pratica aveva destato qualche sospetto fin dall'inizio delle indagini. Ma poi tutti i dubbi sono stati fugati grazie ad un sopralluogo: i finanzieri hanno seguito il falso invalito durante una battuta di caccia. E sono rimasti di sasso quando si sono accorti che sparava come un cecchino: un tiratore formidabile. Finora, oltre a lui, sono quasi 200 gli indagati. E tra questi anche i componenti delle commissioni incaricate di verificare il grado di invalidità dei pensionati. Sono 150 gli invalidi che, dopo l'inchiesta della Procura, si sono visti congelare la pensione da una commissione di controllo che fa capo alla prefettura. Il prossimo passo di questa commissione sarà il recupero delle indennità percepite indebitamente dai falsi invalidi. Secondo le poche indiscrezioni che trapelano dalle indagini, non è questo il solo caso singolare. E non è la prima volta a Taranto che i finanzieri s'imbattono in invalidi così clamo¬ rosamente falsi. Alla fine degli Anni 80, nel corso di un'inchiesta avviata dalla Procura in tutta la provincia (vennero smascherate un centinaio di persone che percepivano la pensione d'invalidità senza averne titolo), a Carosino venne bloccato un altro «cieco totale». Avrebbe dovuto andare a passeggio con il bastone o con un accompagnatore: invece andava tranquillamente in giro alla guida della sua automobile. Finché non è stato scoperto. [t. a.]