I precedenti
I precedenti I precedenti Quelle vittime in corsia Le vittime di presunti casi di malasanità sono in aumento. Questi gli episodi più clamorosi del '94. 16 moggio. A Sant'Elpidio a Mare, provincia di Ascoli Piceno, Giuseppe Fulgenzi, 54 anni, si presenta al Pronto soccorso in seguito a un malore. Viene sottoposto a elettrocardiogramma, poi ritorna a casa. Durante la notte muore d'infarto. 20 moggio. Per l'intervento d'urgenza non c'è posto, il paziente muore in ambulanza. E' successo a un cinquantasettenne del quale non è stato reso noto il nome, ricoverato la notte del 20 maggio nell'ospedale di Piacenza per un aneurisma all'aorta. I medici contattano otto centri di cardiochirurgia. Ma la risposta è sempre la stessa: «Non c'è posto». L'intervento di un giudice permette di trovare la disponibilità in un centro di Milano, ma il paziente muore durante il trasporto in ambulanza. 9 luglio. Una donna di 77 anni colta da malore muore in casa poche ore dopo essere stata dimessa (per la seconda volta nello stesso giorno) dal Pronto soccorso dell'ospedale Maria Vittoria di Torino. Pierina Finotti (nella foto in alto) si sente male alle 3 di notte dell'8 luglio. La prima diagnosi è di gastrite duodenale. La donna torna a casa alle 13, ma alle 15 si sente di nuovo male. Nuova visita in ospedale: l'elettrocardiogramma viene giudicato soddisfacente. Pierina Finotti muore il giorno dopo a casa. 26 luglio. Al Policlinico di Messina, due puerpere muoiono in circostanze strane a distanza di pochi giorni dopo un taglio cesareo. Sono Marinella Nicita, 26 anni, e Isabella Isgrò, di 39. 15 agosto. Francesco Asaro (foto in basso), 18 anni, muore il giorno di Ferragosto a Trapani dopo essere stato sballottato da un ospedale all'altro senza una diagnosi precisa. L'ultimo referto medico parla di probabile puntura di una zecca. Il primo, redatto quattro giorni prima dai sanitari di Mazara del Vallo, attribuiva i disturbi (una febbre persistente) a un'epatite virale. I genitori accusano i medici di aver scambiato il loro figlio per un tossicodipendente e di aver peccato di grave superficialità. 22 agosto. Un bimbo di venti giorni curato per un'otite muore in ambulanza, sballottato tra due ospedali. Sotto accusa è di nuovo la sanità pubblica in Sicilia. Il neonato, Antonino Parisi, si è sentito male venerdì scorso. Il padre lo porta al Vittorio Emanuele di Catania, dove gli prescrivono delle gocce per le orecchie. Qualche ora dopo, anche i medici del Garibaldi, ai quali il genitore si era rivolto per maggiore sicurezza, confermano la diagnosi. Il giorno dopo le condizioni di Antonino peggiorano. 11 bimbo muore su una vecchia ambulanza, sprovvista dell'ossigeno, che avrebbe dovuto portarlo al reparto di Rianimazione.
Persone citate: Antonino Parisi, Francesco Asaro, Giuseppe Fulgenzi, Isabella Isgrò, Marinella Nicita, Pierina Finotti
Luoghi citati: Ascoli Piceno, Catania, Mazara Del Vallo, Messina, Milano, Sant'elpidio A Mare, Sicilia, Torino, Trapani
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