«Il governo non ci piace»
«Il governo non ci piace» «Il governo non ci piace» Meeting contro la politica estera Martino replica: sono esterrefatto RTMINI. Ai ciellini non piace il governo Berlusconi. Hanno sciolto il Movimento Popolare, colpevole di dubbie frequentazioni «temporali» piuttosto che «religiose», ma la voglia di politica è tutt'altro che spenta. Così ieri al Meeting di Rimini si sono sentiti dei botti: contro la politica estera, contro la politica della scuola e contro Berlusconi in persona. Il premier viene a Rimini? «Non si sa, ma noi non faremo nulla per sollecitarlo». «Gravi carenze in politica estera», dice il portavoce del Meeting, Robi Ronza. Ed accusa: c'è sudditanza dell'Italia alle grandi potenze che «tendono a risolvere i problemi interni di altre nazioni spartendole». «Se è evidente e ra¬ gionevole che dobbiamo continuare ad essere atlantici, ciò non toglie che dobbiamo tornare ad essere innanzitutto mediterranei e danubiani». Per la ex Jugoslavia non si fa abbastanza, e nemmeno per i Paesi in via di sviluppo. «Sono esterrefatto - commenta il ministro degli Esteri, Antonio Martino -. Questo governo si è occupato più volte dei problemi del Mediterraneo. Siamo stati parte attiva alla riunione ministeriale sulla cooperazione mediterranea di Alessandria d'Egitto del 3-4 luglio, favorendo la partecipazione del Marocco, ove abbiamo chiesto ed ottenuto che al prossimo incontro di questo genere partecipi anche Malta». «Quanto all'area danubiana, essa è al centro di una fortissima attenzione del mio dicastero, come risulta evidente dalle molteplici iniziative adottate: ricordo solo il mio viaggio a Sarajevo, Zagabria e Belgrado, che testimonia del nostro interesse diretto per la sistemazione dell'area dell'ex Jugoslavia, ed il vertice centro-europeo di Trieste». E la politica interna? Male anche quella, dice Ci. «Che cosa cosa ha fatto concretamente l'attuale governo per mantenere quelle promesse che gli hanno consentito di stravincere?». «La» promessa che sta a cuore a CI è quella sulla scuola privata: «Non vediamo ancora muoversi nulla di significativo: nulla che possa realmente favorire l'autonomia scolastica e la libertà di scelta delle famiglie». Con una piccola apertura di credito, però, dopo l'intervento di D'Onofrio al Meeting: «Siamo lieti di aver sentito dal ministro che la concreta attuazione avrà inizio nelle prossime settimane, ma vorremmo trovare una reale conferma nei fatti». [r. i.l A destra, il Meeting di CI a Rimini. A sinistra, il ministro D'Onofrio
Persone citate: Antonio Martino, Berlusconi, D'onofrio, Robi Ronza
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