Non possiamo più difenderci con l'ignoranza di Oreste Del Buono

Non possiamo più difenderci con l'ignoranza RISPONDE O.d.B. Non possiamo più difenderci con l'ignoranza Caro signor Del Buono, a lenire un po' lamia solitudine esistenziale ho trovato la lettera della signora Serra, più preoccupata per la crescita demografica mondiale che non per il calo di nascite in Italia. Vorrei aggiungere qualche argomento, rilevando che non c'è mai stato un anno in cui non sia aumentata la densità abitativa in Italia (sempre di più in minor spazio) nonostante i continui allarmi del Censis rilanciati dai mass media. Nel nostro Sud è normale avere almeno 3-4 figli e, dovunque, nel mondo i nostri immigrati prolificano abbondantemente... Anita Tonti, Torino GENTILE signora Tonti, l'argomento che lei affronta è molto sentito dai lettori, anzi, direi soprattutto dalle lettrici, tenendo conto del numero e delle firme delle lettere ricevute. Che sono già molte, e tutte, almeno sino a ora, di una sola tendenza. «Clic senso ha, quindi, prevedere la nostra estinzione nel giro di un secolo o poco più?», scrive lei. «E', invece, sconvolgente il problema della moltiplicazione di unità viventi destinate a essere sempre più carne da macello per fame, abusi, violenza, commercio di organi e varie crudeltà perpetrate in tanta innocenza. E' già insopportabile oggi guardare il pianto del mondo, resistere alla compassione per tanto dolore e ineguaglianza. Se pensiamo che ogni individuo ha il nostro stesso valore è molto difficile non prendere coscienza del destino terribile di tante vite...». Lei ha perfettamente ragione, gentile signora Tonti, questo è un argomento che merita ogni nostra attenzione. La televisione non ci permette di dimenticare che la sciagura perseguita i bambini di tutto il mondo. Un tempo per non preoccuparsi bastava non leggere i giornali, l'immaginazione non riusciva a spingersi sino alla raffigurazione di un evento come un'ecatombe di bambini. Potevamo difenderci con l'ignoranza che è l'arma difensiva dell'egoismo. Ma ora l'ignoranza è fuori legge, siamo costretti a pensare che le guerre, le epidemie, le carestie sono solo considerare la realtà del pro pretesti per non considerare la realtà del problema spaventoso della continua crescita demografica, tranne che nel nostro cantuccio di Vecchio Mondo. Spaventoso non per noi, ma per gli abitanti di tutti gli Altri Mondi, per tutti coloro che negli Altri Mondi vengono alla luce ogni minuto, ogni frazione di secondo solo per soffrire. Oreste del Buono

Persone citate: Del Buono, Tonti, Vecchio Mondo

Luoghi citati: Italia, Torino