Martini-CI scoppia il feeling

Il cardinale di Milano apre il meeting. Auguri dal Papa, da Scalfaro e Berlusconi Il cardinale di Milano apre il meeting. Auguri dal Papa, da Scalfaro e Berlusconi Martini-CI, scoppia il feeling «Vivete la fede nella società» RIMINI DAL NOSTRO INVIATO Davvero il Meeting di quest'anno segna una bella differenza rispetto al passato. Gli organizzatori dicono e non dicono, ammettono e non ammettono: però parlano i fatti. Il circo della politica è decentrato in una sala minore. In primo piano sono i dibattiti culturali e politici in senso ampio, le mostre, gli spettacoli. C'è come una preoccupazione costante di sfumare, prendere le distanze dal fuoco della politica quotidiana. Di prima mattina ecco ieri ad esempio venir fuori a sorpresa un ufficiale «comunicato d'apertura». Formulato in «meetinghese» dice in sostanza che Comunione e liberazione educa alla fede e alla politica; ma politica «non significa abituare all'uso scaltro di termini politici per una vittoria di potere». Se si dimentica la carità, «i partiti e qualsiasi formula di governo passata e presente si rincorrono accusandosi vicendevolmente degli stessi errori». No nasce un «carosello che gira su se stesso, di cui non sentiamo il fascino», aggiunge Robi Ronza, portavoce del Meeting. CI dice dunque che vuol guardare la politica più dall'alto, senza più abbracci effimeri con questo o quel personaggio politico. Di più: dall'insistere sul concetto di educazione ai valori di fondo, «tensione propria della Chiesa», sorge quasi un'affinità con le idee che guidano i corsi all'impegno politico avviati da qualche anno dal cardinale Martini. E proprio Martini si ò rivolto al «popolo del Meeting», per la verità non molto numeroso nel grande auditorium. Martini parlava del popolo d'Israele, il popolo esiliato per eccellenza nella storia («E il popolo esiliato continuò il suo cammino» e il titolo del Meeting di quest'anno). Ebrei e cristiani costituiscono oggi un unico «popolo di Dio». Documenti recenti della Chiesa parlano questo linguaggio. «La nostra estraniazione reciproca e durata venti secoli - ha detto il cardinale -. In venti secoli di contrapposizione ci siamo imposti un esilio ingiusto, che ci ha privato della casa del fratello. Ecco il momento propizio per lavorare da fratelli e sorelle perché dall'esilio si passi al cammino comune». Tutti i popoli sono invitati a seguire Israele: la sua esperienza, il dolore del suo esilio sono un esempio per tutti. Bisogna combattere ogni forma di antisemitismo, razzismo, intolleranza religiosa: «Vegliamo perché i sentimenti del passato non tornino più tra noi, tra i giovani e nella società». Una ritrovata concordia e collaborazione fra popoli e religioni ga¬ rantisce il «pellegrinafjgio verso la Gerusalemme terrena». Su quest'onda l'appello al popolo del Meeting: «Avete una grande missione: affermare la vostra identità nell'ambito dell'identità cristiana; non nell'ambito della contrapposizione, ma dell'apertura e della comprensione. Sempre più capirete voi stessi quanto più vi sforzerete di apprezzare e amare gli altri, tutti gli altri, anche i diversi». Martini esorta cosi CI a una fede meno orgogliosa, meno aggressiva. L'integralismo, l'accusa ricorrente, è una modalità che scivola via, nel passato. La nuova CI sarà per cosi dire martiniana: prepolitica, impregiudicata, più aperta al confronto e alla collaborazione. Dalle incomprensioni e dagli scontri di ieri, fra Martini e CI, all'intesa di oggi. Sono arrivati i messaggi del Papa, di Scalfaro e Berlusconi. Wojtyla manda il suo «cordiale pensiero» e la sua benedizione. Scalfaro scrive che «il compito nostro di credenti è quello di umile e ferma testimonianza di grande amore e comprensione per tutti, di fedeltà ai principi e ai diritti della persona umana». Termina così: «La Madonna è guida sicura sempre». Berlusconi è un po' freddino. Dice che «la riflessione e il libero dibattito sui problemi politici e sociali, che le relazioni interne ed internazionali sottendono, costituiscono il presupposto indispensabile di ogni scelta consapevole ed indirizzata alla costruzione di un futuro migliore». Tutto qui. E pensare che quest'anno il colore delle magliette, per i più di 1500 volontari che tengono in piedi l'organizzazione del Meeting, è di un azzurro acceso, il colore caro al presidente del Consiglio. Frotte di adolescenti «azzurri» sono dappertutto: corrono, aiutano, sudano, sorridono. «Perche questo colore? Un caso», smorzano subito gli organizzatori. Ma il caso a volte sa essere un regista tanto occulto quanto rivelatore. Claudio Alta rocca Il cardinale Carlo Maria Martini (a sinistra) ha inaugurato il Meeting di CI a Rimini

Persone citate: Berlusconi, Berlusconi Martini, Carlo Maria Martini, Robi Ronza, Scalfaro, Wojtyla

Luoghi citati: Gerusalemme, Israele, Milano, Rimini