Bossi: in barca con Silvio per decidere sull'economia

Il leader della Lega Nord attacca Mastella: «Di lui non mi fido» Il leader della Lega Nord attacca Mastella: «Di lui non mi fido» Bossi: in barca con Silvio per decidere sull'economia UN SUMMIT UN SUMMIT TRA CORSICA E SARDEGNA PONTE DI LEGNO DAL NOSTRO INVIATO Lui se l'immagina così: «Io che lo aspetto sul molo di Ajaccio, la mano destra infilata sotto la giacca come Napoleone. Berlu| sconi che arriva con il suo velie; ro, io salgo a bordo con i miei uomini e andiamo a farci il vertice al largo del mar di Sardegna. Poi bisognerà vedere chi dei due . torna vivo...». La vacanza in ! montagna ò finita, Umberto i Bossi la mette sulla battuta, si prende la cittadinanza onoraria ; per ineriti turistici («Un boom cosi non si era mai visto, grazie a lui», dice il sindaco Paolo Costa) e a sera lascia la Valcamonica. Prossime tappe, appunto, la Corsica e il nuovo incontro con Silvio Berlusconi. L'appuntamento è per domani. «Voglio nuotare almeno un paio di giorni», spera Bossi. Ma già l'altra sera, al comizio per i leghisti in vacanza, ha ammesso che la settimana che viene più che alle nuotate nel suo stile preferito Ila rana) sarà dedicata al Cavalieri;: «Quando ci siamo visti ad Arcore l'accordo che abbiamo preso è stato sul federalismo. Adesso ci siamo riuniti qui con i nostri ministri, abbiamo preparato il progetto economico della Lega e il nuovo incontro sport) dovrà segnare un altro passo avanti. In questo momento l'economia e il punto centrale e sulle privatizzazioni si giocherà lo scontro politico all'interno del Polo della libertà». Scontro che Bossi prevede durissimo. Il pericolo, questa volta, può venire dai troppi interessi di Berlusconi e soprattutto da Alleanza Nazionale. «Quelli sono lottizzatoli da far paura», spiega in un comiziotto improvvisato per i clienti dell'hotel Mirrila. E a «quelli» si sono agganciati tutti eli «eredi dell'andreot- tismo e dell'affarismo, certi amministratori talmente incapaci che mi vien voglia di proporre una legge per la difesa dal manager». Per questo, nonostante il parere contrario dei suoi ministri Maroni e Pagliarini, Bossi ha deciso di lanciare uomini della Lega nei consigli d'amministrazione: «Entrare per cambiare». Un anno fa sarebbe stata eresia. Al comizio di sabato notte Bossi era stato interrotto dall'arrivo del panama color crema di Gianfranco Funari. Fischi coperti dai vocionc bossiano: «Dopo lo facciamo salire sul palco. Lo facciamo cantare sulla verità, cosi vediamo se la conta giusta...». Fine dei fischi. E quando tocca a Funari, miracolo a l'onte di Legno: «lo non sono né di destra né di sinistra. Io sono il più convinto degli italiani dell'importanza del federalismo. E' molto importante, questo!». Nel dubbio (e importante il federalismo o che Funari ne sia il più convinto?), in duemila applaudono «il giornalaio». Ma nonostante l'applausometro in attivo non pare che tra Funari e Bossi sia propriamente amore. «Mi ha lasciato una sua cartolina sotto la porta», racconta Bossi: «Ha una sua idea di televisione, vorrebbe il nostro appoggio politico. Vai piano, amico mio, che la Lega il suo progetto ce l'ha». Anche qui, furbesco, Bossi dice e non dice, rinvia tutto a metà settembre. «In questi giorni si ò detto e scritto Fin troppo. Ho letto, addirittura, che il nostro ministro Gnutti vuole togliere le pensioni. Piano, amici...». Con la tattica di sempre, Bossi fa partire i suoi, o le sue proposte, e aspetta l'effetto che fa: «Per le pensioni ci vuole una riforma graduale, salvaguardando i diritti acquisiti e ta¬ gliando dove ci sono palesi ingiustizie. Perchè io di quel Mastella non mi fido». Dieci giorni a Ponte di Legno e neppure un botto per Berlusconi. Ma qualche colpettino non è mancato, come ieri, davanti a una cedrata e all'avvocato Giorgio Montini nipote di papa Paolo VI: «Strana gente gli italiani. Protestano contro la corruzione e poi mandano il corruttore dei corruttori a Palazzo Chigi...». Ma Berlusconi resta sempre nel mirino, basta ascoltare il comizio di arrivederci a Bossi e il senatore Enzo Boso, massiccio capo dei leghisti indipendentisti: «Da cacciatore, e quindi da vero ecologista, sono contrario all'inquinamento della Valcamonica. Quindi è un bene che Berlusconi non abbia messo piede a Ponte di Legno!». Giovanni Cerniti Il capo del Carroccio prevede battaglia dura con An «Quelli sono lottizzatoli da far paura, eredi dell'affarismo» Umberto Bossi: finita la vacanza a Ponte di Legno ora sogna due giorni di nuotate in Corsica

Luoghi citati: Arcore, Corsica, Ponte Di Legno, Sardegna