Abdic, eroe della patria sceso a patti col nemico

Abdic, eroe della patria sceso a patti col nemico Abdic, eroe della patria sceso a patti col nemico IL RINNEGATO MUSULMANO ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Nessuno sa che fine abbia fatto Fikret Abdic. Il leader secessionista musulmano della Bosnia occidentale che dopo undici mesi di resistenza alle autorità di Sarajevo ha visto crollare il suo sogno di indipendenza sembra sparito nel nulla. Ieri, quando l'esercito regolare bosniaco è entrato nella sua roccaforte, a Velika Kladusa, Abdic non si è fatto trovare. In un primo momento è stato detto che il capo dei separatisti musulmani, con un pugno di fedeli, si nasconde in una delle cantine della città vecchia. Poi si è parlato di una sua fuga nel vicino paese di Maljevac, nel territorio della Krajina croata occupato dai serbi. Ma nessuna delle due notizie ha avuto conferma. L'avventura ribelle di Fikret Abdic ò iniziata lo scorso autunno quando la guerra in Bosnia stava infuriando. Uno dei massimi esponenti musulmani, da un giorno all'altro Abdic ha rinnegato la politica ufficiale di Sa- rajevo proclamando l'indipendenza della «sua» regione autonoma della Bosnia occidentale. Opponendosi al presunto fondamentalismo islamico del presidente bosniaco Izetbegovic, Abdic ha deciso di separare la Bosnia occidentale e in particolare la sacca di Bihac da Sarajevo, organizzando le proprie milizie, da lui chiamate «difesa popolare» per combattere le forze regolari dell'esercito bosniaco. Noto per la sua forte personalità carismatica Abdic è stato seguito dalla gente di Velika Kladusa che ha visto nelle sue promesse una via d'uscita dal sanguinoso conflitto bosniaco. A Velika Kladusa, ma anche in una buona parte della Bosnia occidentale, Abdic è da sempre considerato un eroe nazionale. Ai tempi della vecchia Jugoslavia Abdic si ò distinto per le sue capacità manageriali. Direttore di una delle più importanti industrie alimentari dell'ex Repubblica jugoslava, la Agrokomerc, con sede a Velika Kladusa, Abdic è riuscito in pochi anni a creare un consorzio agroalimentare di dimensioni gigantesche che ha dato da mangiare e ha portato il benessere in tutta la regione di Bihac. Per la gente della zona è diventato così un vero padre e infatti è stato soprannominato «Babo». Acclamato da donne, vecchi e bambini, Babo viaggiava su una grande Mercedes bianca. In realtà Abdic era un abile faccendiere che con alcune mosse azzeccate aveva assicurato la prosperità alla sua azienda. Ma soprattutto aveva appro- fittato degli strettissimi legami con la nomenklatura comunista di Belgrado, sempre pronta a coprire tutte le sue transazioni finanziarie. Ma quando si è scoperto che la Agrokomerc era sull'orlo del fallimento non c'è stato più nulla da fare. Abdic è finito in carcere per speculazione. Il fatto che dietro l'arresto ci fosse anche un regolamento di conti tra due correnti politiche bosniache e stato sfruttato al massimo da Babo che si è dichiarato vittima del regime. Poco dopo è stato rilasciato. Approfittando della sua popolarità al momento delle prime elezioni libere in Bosnia Abdic si è candidato per la presidenza collegiale della Repubblica come rappresentante del Sda, il partito dei musulmani. Ha avuto il maggior numero di voti ma ha ceduto il posto all'attuale presidente bosniaco Izetbegovic, preferendo ritornare al mondo economico. In realtà Ab¬ dic, che non ha mai tagliato i ponti con i serbi, ha subito pensato di poter sfruttare la guerra per realizzare le sue ambizioni. Con l'aiuto dei serbi della Bosnia ha armato le sue formazioni. Violando tutte le sanzioni internazionali, la Agrokomerc di Velika Kladusa ha continuato a commerciare con la Serbia. Abdic ha guadagnato milioni di marchi facendo pagare ai suoi connazionali tariffe salate per farli espatriare. Quelli che si opponevano finivano in campi di concentramento. L'esistenza dei lager per musulmani in Bosnia occidentale è stata confermata da Tadeusz Mazowiecki, l'inviato speciale del segretario generale dell'Onu per la violazione dei diritti umani in ex Jugoslavia. Per undici mesi, con l'appoggio dei cannoni serbi, Abdic ha tenuto testa alle forze di Sarajevo. «Per noi è un traditore che dovrà rispondere dei suoi crimini di fronte al tribunale» dicono adesso le autorità bosniache. Ingrid Badurina Non ha esitato a schierarsi contro il suo governo per continuare a trafficare coi vecchi amici di Belgrado // 1 ,..V:;: Ancora macerie in Bosnia Sopra una postazione antiaerea serba A fianco il leader musulmano rinnegato Fikret Abdic