L'adozione non è uno stigma; la bolletta della luce è una sorpresa di Gabriella Bosco

L'adozione non è uno stigma; la bolletta della luce è una sorpresa AL GIORNALE L'adozione non è uno stigma; la bolletta della luce è una sorpresa Tuteliamo i diritti dei bambini In relazione all'articolo «Fuga in bici per tornare dalla mamma» protestiamo perché ancora una volta sono state violate la Carta di Treviso e quella relativa ai doveri dei giornalisti: sono stati pubblicati nome, cognome e residenza della minore. Nessun rispetto per la sua delicata vicenda familiare. Il cronista, ha voluto informare tutti sulla professione di prostituta della procreatrice di Anna Alicia, senza pensare alle conseguenze di questo sulla vita presente e futura della minore. Ha raccontato il fatto che la ragazza è adottiva, dimenticando che l'adozione non è - come appare dall'articolo - uno «stigma» negativo: i figli adottivi sono figli riconosciuti dalla legge vigente con gli stessi diritti-doveri dei figli procreati; non ci sono figli di serie A o di serie B. I genitori adottivi hanno gli stessi diritti-doveri degli altri, sono - in base alle leggi vigenti genitori come gli altri. Il giornalista rivela una colpevole impreparazione definendo «matrigna» la madre adottiva della ragazza. Certamente non così si aiutano le persone in difficoltà. Frida Tonizzo, Anfaa, Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie, Torino Il riarresto di De Lorenzo Persecutorio, scandaloso il riarresto dell'ex ministro De Lorenzo (l'avvocato difensore); supplizio infinito (la moglie). Sarei curioso di sapere quale sarebbe la risposta di noi tutti a queste affermazioni se avessimo la possibilità di rivedere il servizio-documento Coraggio di vivere trasmesso circa due anni fa su Raidue in prima serata. L'argomento riguardava l'ignobile commercio di sangue infetto (Hiv-Aids) in mezza Europa (Germania, Francia, Italia, Inghilterra, Svizzera). Altro che supplizio, persecuzione, giustizialismo: morte di poveri Cristi (anche bambini!) con tanta arroganza, sarcasmo, bieca ironia da parte del sig. De Lorenzo. A tutt'oggi per quanto mi consta solo in Francia, ripeto solo in Francia, qualcuno sconta la pena... Pier Luigi Sisto S. Mauro Torinese (To) La nostalgia per l'unità perduta Scrivo in cortese e fraterna replica, anche se ferma, a quanto dice il pastore valdese Alberto Taccia su La Stampa dell' 11 agosto. Premetto che sono un papista, come nei secoli scorsi i protestanti definivano sprezzantemente i cattolici; sono uno di quei (ahimè) pochi che continuano a guardare alla Chiesa cattolica come a un dono inestimabile della Provvidenza, un edificio meravigliosamente ricco e denso, un'orchestra dotata di una gamma amplissima di strumenti assai diversi e che tuttavia formano una sinfonia unica. Nella lettera il pastore implicitamente gioisce per l'ordinazione delle donne-sacerdote nella Chiesa d'Inghilterra, cosa che chiarisce l'ambiguità dell'ecclesiologia anglicana, collocandola decisamente in campo protestante, strappandola quindi, come egli dice con un pizzico di sarcasmo, al «progetto di annessione delle province anglicane alla corte papale», se mai c'era. A prescindere dal linguaggio che, in qualche punto, richiama i furiosi sermoni incendiari e iconoclasti di Lutero, vorrei sottoporre al pastore le affermazioni di alcuni fedeli anglicani i quali, di fronte all'ordinazione delle donne-prete, hanno deciso di farsi cattolici. Costoro hanno detto di non trovare una valida e salda risposta agli interrogativi etici che pone l'oggi nella Chiesa anglicana, aggiungendo di vedere nella Chiesa cattolica l'unico ba- luardo contro il nichilismo odierno. Credo sia un severo elemento di riflessione per tutti i cristiani, elemento non liquidabile, mi pare, squalificandone gli autori come «elementi retrivi e conservatori», quali Alberto Taccia li definisce. Visto che compare più volte nella sua lettera il termine «ecumenismo e pluralismo», mi pare che, in tutta franchezza, come dovrebbe avvenire per ogni ecumenismo, una domanda sia lecito porre al rappresentante valdese: non prova egli, dopo cinque secoli di separazione, una sorta di nostalgia dell'unità perduta, visto che il suo mondo si è diviso in innumerevoli e sterili chiese, chiesuole, sette, conventicole varie sovènte rissose tra loro? Non avverte amaramente che dai propositi di cristianesimo riformato, cioè purificato, si è finiti nelle secche anonime del secolarismo? Questo conformarsi al mondo, questo stemperarsi nel grigiore democraticista quotidia¬ no, non gli infonde tristezza anziché gioia, pensosa preoccupazione anziché soddisfazione? Tutto questo non può appagare di fronte ai laceranti drammi etici contemporanei, ci vuole un andare al di là del mondo, un ridiventare sale e lievito della terra, non miele dolciastro, ciò mi pare abbiano intuito anche gli anglicani che han deciso di ritornare in comunione con Roma. Non è con la dialettica conservatori-progressisti, cui anche il pastore pare inclinare, che si rida vigore al cristianesimo: proprio perciò credo che la specificità cattolica, di cui cardine fondamentale e provvidenziale è la figura del successore di Pietro, sia una qualità preziosissima, da non disperdere. Su questo vivamente spero si realizzi l'unità dei cristiani. Cristiano Donato studente universitario Colloredo di Prato (Ud) I misteri dell'Enel Vorrei segnalare la poco gradita sorpresa riservatami dall'ultima bolletta Enel, relativa al conguaglio del periodo 26-1-94/22-7-94. A fronte di un consumo leggermente inferiore a quello dello stesso periodo del '93 (Kwh 1789 contro 1798), mi sono state addebitate dall'azienda L. 139.550 in più (L. 543.150 contro 403.600). Scoperto che l'aumento andava quasi tutto sotto la voce «Recupero tariffario Prov. Cip 15/93» mi sono recato all'Enel di Alba per domandare ulteriori informazioni. Là mi è stato detto che, pur essendo il mio consumo normale, ed in media con quello di una famiglia di quattro persone qual è la mia, rientravo nella fascia di consumo soggetta al «recupero» più alto (cosa si intenderà poi con la parola recupero?). Ora le mie domande sono: cosa giustifica un aumento del 25% sugli stessi consumi? Com'è compatibile tutto questo con programmi di inflazione al 3%? Co¬ me possono tollerare aumenti così elevati certe categorie di persone come i pensionati, per i quali il governo propone - addirittura - la eliminazione degli adeguamenti annui che sono circa del 2%? Egisto Rastelli, Alba (Cn) Le due mamme di Marcellino A pag. 12 del vostro giornale (dell'I 1 agosto) ho letto la notizia di Marcellino che è potuto tornare dalle «due mamme». Il fatto mi ha grandemente rallegrato e la foto riprodotta dei due bei negretti con le «genitrici» mi ha commosso. Al titolo: La vittoria del cuore, aggiungo: e della ragione. Peccato che, fra tante brutture, queste notizie siano troppo rare ma sarà bene si sappia che: soltanto l'amore e la pietà possono salvare l'umanità. Giovanni Cesaraccio, Volvera (To) Formula 1: vietare i sorpassi nel 1° giro Troppi incidenti alla partenza della Formula 1. Sono provocati da scriteriati che, non avendo raggiunto posizioni buone durante le prove, cercano di guadagnare qualche metro, pur essendo sicuramente più lenti di quelli che li precedono. Il rimedio è semplicissimo: vietare i sorpassi durante il 1° giro. Ruggero Righetti, Sanremo Ma Rimbaud non è uno storico Nell'articolo pubblicato sulla stampa di ieri, sabato 20 agosto, intitolato «L'antenato di Cambronne? Un Gallo adirato con Cesare», il poeta Arthur Rimbaud è diventato, per una svista, uno storico francese. Ce ne scusiamo con i lettori e con l'autrice dell'articolo Gabriella Bosco.