«Molestatore», condannato il merlo

«Molestatore», condannato il merlo Venezia, la padrona gli aveva insegnato a dire «Ti uccido» alla vicina di casa «Molestatore», condannato il merlo Era stato addestrato a minacciare una donna VENEZIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un merlo indiano come arma impropria: e il pretore lo requisisce. «Norina, ti uccido», blaterava ogni minuto l'uccello esotico con il suo becco giallo. La padrona, Maria Bruna Bortolussi, gli aveva fatto imparare quel ritornello per vendicarsi di Norina Miorin, una vicina che le sta antipatica. «Nori, te copi», («Norina, ti uccido»), diceva nel dialetto locale; «Xe ora de finirla» («E' ora di smetterla»). Tutto il santo giorno, in quella via Aquileia, a Concordia Sagittaria, dalla gabbia appesa al balcone del numero civico 435 verso la finestra del 433 dove abita Norina. Dagli e ridagli, alla fine la vittima non ce l'ha fatta a resistere e si è rivolta all'avvocato più in vista della zona, Giovanni Forner, senatore di Al¬ leanza nazionale. E l'avvocato ha portato il caso in pretura con un esposto contro quell'ossessione: ogni volta che la vecchia Miorin si affacciava dal balcone o usciva di casa, il merlo attaccava il suo refrain. Vecchi rancori, questioni da comari per una servitù di passaggio e di confine, avevano spinto Maria Bruna Bortolussi all'acquisto del volatile: con lo stesso spirito con il quale un killer si compra una pistola. Il pretore, Federico Facchin, ha dunque disposto una verifica: ha cioè inviato sul posto un vigile urbano perché soppesasse la gravità dell'azione di disturbo. E in effetti, ogni qualvolta l'anziana signora entrava nel suo campo visivo, il merlo attaccava la solfa: «Nori, te copi, xe ora de finirla». Mezz'ora di verifiche da parte del vigile, con la Miorin che spuntava e spariva dalla finestra, sono sembrate suffi¬ cienti. E si è arrivati quindi alla sentenza. Al momento di esprimere la sentenza, il giudice non ha avuto dubbi e ha dato ragione alla molestata. Ecco il contenuto della serissima ordinanza: «Si ordina a Bortolussi Maria Bruna di cessare le molestie nei confronti della ricorrente Miorin Norina, causate dalle emissioni sonore del merlo indiano di sua proprietà, mediante spostamento della gabbia dalla terrazza dove viene abitualmente collocata in altro luogo, in modo tale che le emissioni sonore del merlo non siano più percepibili dalla ricorrente». Insomma, chi la fa l'aspetti: l'uccellaccio del malaugurio cambia residenza e adesso il tormentone «Nori, te copi» penetrerà nel cervello della padrona che glielo ha insegnato. Mario Lodo

Persone citate: Bortolussi, Bortolussi Maria, Federico Facchin, Giovanni Forner, Maria Bruna, Maria Bruna Bortolussi, Mario Lodo, Nori

Luoghi citati: Concordia Sagittaria, Venezia