Guerriglia per un secchio d'acqua di S. S.

Guerriglia per un secchio d'acqua Nella città a secco da mesi, quaranta famiglie si sono disputate una condotta Guerriglia per un secchio d'acqua Insulti e sassaiole in un quartiere di Civitavecchia ROMA. A Civitavecchia è scoppiata la guerra dell'acqua. I rubinetti intermittenti o chiusi sono la causa degli scontri tra le famiglie esplosi ieri intorno alle fontane, e repressi a fatica dalla polizia. E' l'inevitabile sviluppo di una situazione ormai insostenibile, nonostante il rifornimento d'urgenza approntato dal Comune con una squadra di sette autobotti che fanno la spola tra i quartieri che sono rimasti più a secco. Civitavecchia, infatti, si trova in uno stato di emergenzaacqua ormai da quasi tre mesi, da quando, cioè, l'acqua, già scarsa, fornita dall'acquedotto locale, è stata dichiarata non potabile. Il fiume Mignone, che in estate diventa appena un torrentello, è un ricettacolo di scarichi industriali provenienti dai paesi vicini e malamente assorbiti da depuratori inefficienti. «Questo significa - dice Manlio Luciani, già responsabile della Lega ambiente - che in città ci sono zone dove l'acqua non arriva per nulla, altre dove è intermittente e altre ancora dove il rifornimento idrico è abbastanza regolare». Per i sessantamila abitanti di Civitavecchia, dunque, una bottiglia vale oro, e quindi la cittadina dell'alto Lazio è divenuta un eccellente investimento per le aziende di acqua minerale, e una fonte di spesa non indifferente per le famiglie. Questo è lo «scenario» che fa da sfondo alla rabbia che è esplosa ieri, nella periferia Sud della cittadina, in una zona agricola conosciuta come «le Boccelle». Qui gli abitanti, circa quaranta famiglie, hanno ingaggiato una vera e propria guerra per accaparrarsi l'uso dell'unica condotta d'acqua che le venti famiglie della zona «alta» contendono alle venti della zona «bassa». Con quelli della zona «alta», da un lato del cavalcavia autostradale che separa i nuclei in lite, accusati di aver deviato a loro uso e consumo il flusso della condotta. Dopo gli insulti sono volati i sassi, fino all'intervento della polizia che ha sedato la lite e costretto i contendenti alla calma. Intanto si muovono i verdi. La senatrice Carla Rocchi, che ha presentato una interrogazione parlamentare, ha detto: «A Civitavecchia si sta svolgendo una tragedia ormai da troppo tempo». Nell'interrogazione, i verdi chiedono ai ministri della Sanità e dell'Ambiente di dichiarare lo stato di calmità naturale. E chiedono alla magistratura di aprire un'inchiesta per stabilire se vi siano responsabilità penali a carico degli amministratori pubblici. [s. s.]

Persone citate: Carla Rocchi, Manlio Luciani, Mignone

Luoghi citati: Civitavecchia, Lazio, Roma