la rivolta per le targhe scoppia in provincia di G. Az.

la rivolta per le targhe scoppia in provincia Il sistema di identificazione delle auto cambierà ancora, in arrivo il colore e frasi personalizzate la rivolta per le targhe scoppia in provincia Asti ha introdotto la sigla e uno slogan, Aosta il simbolo del leone UNA POLEMICA CON la vecchia sigla della provincia, a colori, ma soprattutto personalizzate. Già, perché le nuove targhe automobilistiche, quelle anonime e in bianco e nero, decretate solo lo scorso anno, piacciono a ben pochi, e al ministero dei Trasporti pensano di cambiarle. Sono salvi, dunque, il «sano» spirito campanilistico e la creatività di tanti cittadini italiani. Oltre alla zona di appartenenza, infatti, il ministro Publio Fiori pensa anche alla possibilità che ogni automobilista possa far incidere sulla targa della propria vettura ciò che preferisce, in perfetto stile Usa: un motto ironico, il proprio nome, uno slogan pubblicitario, ognuno faccia come crede. Ma agli italiani, più o meno noti o illustri, interessa soprattutto che non scompaia la sigla del territorio provinciale. Alberto Sordi e Luigi Magni hanno dato il loro pieno sostegno alla campagna dei Verdi capitolini che rivogliono la scritta «Roma». «E' un simbolo storico, artistico e culturale - ha dichiarato il capogruppo consiliare Athos De Luca -, perciò mobiliteremo i cittadini, a cominciare dai tassisti e dagli operatori turistici, che non vogliono rinunciare a questa tradizione». E se nella capitale prosegue la polemica, ad Asti sono passati ai fatti. Su proposta di Mariangela Cotto, consigliere comunale del Ppi, i cittadini hanno deciso di apporre sulle targhe un adesivo con la scritta «Asti provincia del vino». Ne verranno stampati circa diecimila e faranno, probabilmente, la loro prima apparizione in settembre, in occasione delle feste della «Douja d'or». Un'iniziativa che pare destinata a fare proseliti in altre zone. Nelle nuove province di Prato, Rimini, Crotone, Biella e Lodi centinaia di automobilisti, all'arrivo delle nuove targhe ano¬ nime, avevano chiesto alla Motorizzazione di poter avere le vecchie sigle provinciali che sognavano da anni e, ora, dopo le proposte del ministro Fiori e l'esempio astigiano, non mancheranno forse di escogitare qualcosa anche loro. D'altra parte, la Valle d'Aosta, in seguito alla polemica scatenata lo scorso anno dai parlamentari Caveri e Dujany, ha già ottenuto il permesso di apporre il simbolo del leone sulle targhe. E in Trentino, analogamente, sperano di poter applicare un adesivo raffigurante uno stemma regionale. Fiori è «avvertito»: la sua rivoluzione non potrà che essere popolare. [g. az.]

Persone citate: Alberto Sordi, Athos De Luca, Caveri, Dujany, Fiori, Luigi Magni, Mariangela Cotto, Publio Fiori

Luoghi citati: Aosta, Asti, Biella, Crotone, Rimini, Roma, Trentino, Usa, Valle D'aosta