finisce in prigione madre incesto

Le vittime sono i suoi tre ragazzi, tutti di età compresa fra i sei e i quindici anni Le vittime sono i suoi tre ragazzi, tutti di età compresa fra i sei e i quindici anni finisce in prigione madre incesto Salerno: ha abusato dei figli, condannata a tre anni RAPPORTI COLPEVOLI NAPOLI N piccolo casolare cadente alla periferia di Sarno, un paese immerso nella campagna salernitana. Qui, fra le pareti scrostate di una stanza disadorna, si è consumato un dramma familiare che ha sconvolto le coscienze di tutto il paese e spinto un vescovo a dirsi «sconvolto e sbalordito». La protagonista è Lucia Cammarano, 35 anni. I vicini la descrivono come una donna schiva e taciturna, con il corpo sfatto dal lavoro nei campi. Le vittime sono i suoi tre figli maschi, tutti di età compresa fra i sei e i quindici anni, tutti costretti a subire dalla madre violenze sessuali che con ogni probabilità segneranno per sempre le loro esistenze. E' una storia di vecchia data, che risale al 1991 ma che si è conosciuta solo ieri, quando il tribunale di Napoli ha condannato la madre a tre anni di carcere. Lucia, ritenuta colpevole di atti osceni e di libidine violenta, è stata arrestata dopo la sentenza. Davanti ai carabinieri non ha battuto ciglio: ha chiuso la porta di ca- sa e si è lasciata condurre in caserma senza dire una parola. Furono i vicini a notare l'interesse morboso della donna per i tre bambini. «Non faceva nulla per nascondere le sue attenzioni particolari - ricorda uno dei testimoni interrogati al processo -. Credo che non si rendesse neanche conto di quello che stava facendo». I carabinieri furono informati con una telefonata anonima, e cominciarono ad indagare. E, poco a poco, venne a galla la verità in tutta la sua crudezza. Si venne a sapere, fra l'altro, che i tre maschietti non erano stati gli unici a subire violenze sessuali: tempo addietro un'altra figlia di Lucia era stata violentata all'età di dieci anni dal padre, Raffaele Saturno, che per questo motivo era finito in carcere. Sottratti alla madre e ospitati in un istituto di accoglienza per minori, i ragazzi sono poi stati affidati a una famiglia napoletana, nella speranza che possano rico¬ struirsi una vita normale. Lucia, denunciata per atti osceni e di libidine violenta, è rimasta in libertà in attesa del processo. Il paese sembrava averla dimenticata, pareva aver rimosso dalla memoria una storia che nessuno avrebbe mai voluto ascoltare. Ma ieri, con l'arresto, la gente di Sarno è stata costretta a ricordare. E quei pochi che non sapevano hanno dovuto fare i conti con la realtà. Tra questi c'è il vescovo della vicina città di Nocera Inferiore, Gioacchino Aliano. «Sono sconvolto, sbalordito da quello che mi hanno detto - ha commentato -. La chiesa e le istituzioni dovranno fare del loro meglio per stringersi attorno ai ragazzi. Spero anche che i mezzi d'informazione non diano un giudizio generalizzato sulla nostra comunità: Sarno è una cittadina sana, dove episodi del genere sono assolutamente un'eccezione. Comportamenti come quello della donna arrestata possono essere determinati solo da una grande povertà materiale e morale». Il caso di Lucia Cammarano viene analizzato anche da un criminologo, Francesco Bruno, docente all'università La Sapienza di Roma. «La violenza sessuale in famiglia è molto frequente e non conosce distinzioni geografiche e culturali - spiega -. Mi stupisce piuttosto il fatto che la donna abusasse indistintamente dei tre figli maschi. Di solito l'incesto fra madre e figlio è caratterizzato da un rapporto di predilezione nei confronti di un solo ragazzo». Fulvio Mitene Sono stati i vicini ad avvisare la polizia «degli atteggiamenti morbosi della donna» Una scena tratta dal film «La Luna» diretto dal regista Bertolucci

Persone citate: Bertolucci, Francesco Bruno, Fulvio Mitene, Gioacchino Aliano, Lucia Cammarano, Raffaele Saturno

Luoghi citati: Napoli, Nocera Inferiore, Roma, Salerno, Sarno