«Ho regalato il Milan a Silvio»

«Ho regalato il Milan a Silvio» La rivelazione in un'intervista a Cinquestelle: «Fu Craxi a ordinarmelo» «Ho regalato il Milan a Silvio» Il finanziere Panetti subito smentito da Dotti MILANO. «Ho praticamente regalato il Milan a Silvio Berlusconi». Il noto finanziere Giancarlo Parretti - in un'intervista rilasciata a Olbia a Gigi Moncalvo per il circuito televisivo Cinquestelle e mandata in onda ieri sera alle 23 durante «Vero o Falso» - ha rivelato che «per una lira» avrebbe venduto la società rossonera all'attuale presidente del Consiglio, su pressioni di Bettino Craxi. Immediata la smentita dell'avvocato Dotti. «La trattativa con Farina la ricordo bene, perché l'ho fatta io». Il racconto di Parretti, che Dotti definisce «una fantasia estiva», inizia con «i tempi di Giussy Farina. Lui vendette il Milan a me e all'immobiliarista milanese Giuseppe Cabassi. E infatti il giorno dopo la Gazzetta dello Sport titolò: "Il Milan comprato da Parretti per conto del ministro De Michelis". Immediatamente - prosegue Parretti nell'anticipazione dell'intervista fornita da Cinquestelle il presidente del Coni Franco Carraro (il quale era anche azionista del Milan insieme a Sordillo, presidente della Federcalcio) chiamò Gianni De Michelis alle sette del mattino dicendo: "Bettino Craxi è furibondo perché sei andato a comprare una cosa così importante nella sua città senza il suo permesso». Sempre secondo l'anticipazione diffusa dalla emittente, Parretti afferma: «Ricevetti a Parigi a casa mia, attraverso la batteria centrale del Viminale, una telefonata di Craxi il quale mi ordinava di cedere immediatamente il Milan a Berlusconi. Berlusconi, messo subito in contatto con me, volò a Parigi dove, a Rue de Gujon, venne stipulato l'accordo. Non volli nulla in cam¬ bio, chiesi solo tre favori: il cinque per cento del Milan, un posto in consiglio d'amministrazione per mio figlio Mauro Enrico e la possibilità per Cabassi di partecipare alla costruzione del terzo anello di San Siro». L'avvocato Vittorio Dotti, che al tempo assisteva come legale il gruppo Fininvest per l'acquisto del Milan, smentisce «tutte le circostanze riferite da Parretti» e conferma «semplicemente che la trattativa è stata svolta con il legale di Farina, avvocato Ledda, e con il legale di Nardi, professor Casella. Il Milan è stato comprato dalla Fininvest per sei miliardi, oltre all'accollo di tutte le passività ammontanti ad alcune decine di miliardi». Dunque, una «fantasia estiva». «La trattativa per l'acquisto del Milan - ribadisce l'ho fatta io. Ho trattato con il legale di Farina e con il legale di Nardi, che aveva messo un sequestro sulle azioni. Se lui non toglieva il sequestro, non si potevano comprare. E' stata una trattativa complessa, alla fine della quale abbiamo comprato le azioni, pagandole se non ricordo male sei miliardi oltre a tutte le passività che superavano i trenta mii liardi». [r. i.] Il finanziere Giancarlo Parretti

Luoghi citati: Milano, Olbia, Parigi