«Luci rosse» nel computer militare di Paolo Passarini

«Luci rosse» nel computer militare Scandalo all'istituto degli armamenti nucleari Usa, sott'accusa un tecnico «Luci rosse» nel computer militare Inserite nel cervellone novantamila foto porno WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un fantastico incontro nel ciberspazio si è realizzato tra pornografia e armi atomiche presso il «Lawrence Livermore National Laboratory» della California. Un tecnico addetto al computer centrale ha occupato una grossa porzione della sua memoria con 90 mila immagini pornografiche, in buona misura per pedofili. L'enorme banca di porno-dati era disponibile a chi vi accedesse attraverso il popolarissimo «network» Internet. Il '.(Lawrence Livermore National Institute» compie ricerche di fisica e contribuisce alla gestione delle armi nucleari americane. Il porno-tecnico, William Alien Danforth, è stato praticamente incriminato di «furto di hard-disk» dal procuratore distrettuale della contea di Alameda. Il materiale di immagini elettroniche da lui raccolto occupava la bellezza di 50 gigabyte. Cionostante nessuno aveva scoperto il giacimento di «file» a luci rosse fino a che un giornalista del «Los Angeles Times» utente dell'Internet si è collegato e ha parlato. Nessuno aveva scoperto il giacimento al «Livermore», ma altri utenti dell'Internet dalle più diverse parti del mondo erano entrati nella porno-biblioteca elettronica per trasferire i «file» prescelti sul proprio computer e poi guardarseli in pace o anche stamparli Una volta scoperto il giacimento al «Livermore» c'è voluto del tempo per risalire fino a Danforth e a un suo complice più giovane, anch'egli sotto l'attenzione del giudice distrettuale. Danforth, naturalmente, è stato nel frattempo allontanato dall'istituto in un'atmosfera di notevole preoccupazione per la sicurezza. Se il computer del «Livermore», nel quale sono ovviamente immagazzinati dati delicati, è stato così facilmente penetrabile dalla porno-frode, c'è da temere che subisca altri tipi di incursioni indebite o di abusi. Per cui Bruce Tartar, direttore dell'istituto, ha annunciato un aggiornamento dei criteri per l'uso del computer da parte dei ricercatori. Il ciberporno è di gran moda negli Stati Uniti e nei loro tribunali. Due settimane fa è stata associata alle galere della California una giovane coppia che vendeva professionalmente porno-immagini di tutti i tipi attraverso computer. Anche loro vendevano roba al limite. Ma se ci si accontenta di un po' di pornografia «normale», chiunque può accedere, pagando, al computer di «Penthouse». Il «Pet Club» è a vostra disposizione. Paolo Passarini

Persone citate: Bruce Tartar, Danforth, Lawrence Livermore, Livermore, William Alien Danforth

Luoghi citati: California, Stati Uniti, Washington