Contro il sindaco a colpi di spray

Dopo lo sfratto dalla cascina Maina, hanno imbrattato le pareti del municipio con una raffica di slogan - ■ LA GUERRA DEI MURALES Dopo lo sfratto dalla cascina Maina, hanno imbrattato le pareti del municipio con una raffica di slogan Contro il sindaco, a colpi di spray Moncalieri: anarchici contestano la giunta progressista GLI spazi non si mendicano, si prendono». E' questa la nuova sortita anarchica a Moncalieri, ad appena tre mesi dalla «disfatta» nella cascina Maina che i «ribelli» in anfibi e kefiah avevano occupato ai primi di marzo. Sgombrati a forza dopo cinque giorni di estenuante resistenza sui tetti (con i sacchi a pelo) sono tornati alla carica, ieri notte, imbrattando per vendetta la facciata del municipio e quelle del centro storico appena ripulito: muniti di spray e vernice hanno atteso, a mezzanotte, la chiusura del comando dei vigili urbani e si sono scatenati con slogan di dissenso contro i vertici del Comune che li aveva cacciati. Minacciose scritte in scuro su fondo chiaro siglate dalla «A» cerchiata contro il sindaco progressista Carlo Novarino che aveva fatto intervenire vigili e carabinieri. Non solo, «i murales» hanno per obiettivi anche l'assessore democristiano ai Servizi sociali Enzo Bauducco, e il comandante della polizia municipale Corrado Maritato, il regista della cacciata, assieme al capitano dei carabinieri, Giampiero Vittorioso. Sfoghi e insulti per tutti: «Novarino fascista», «vigili bastardi», «Bauducco ipocritas cattolicos» ricalcando la finale in «s» del simbolo «Libertas». E ancora: «Sgombriamo il Comune», «brucia tutto», «educazione libertaria». Ma il vero senso della nuova offensiva sta proprio in quella frase dipinta in verde all'im¬ bocco di via Santa Croce a fianco del comando dei vigili: «Gli spazi non si mendicano, si prendono». Preavviso? «Questa guerra l'ha voluta il sindaco - dicono gli anarchici si spaccia per progressista ma si comporta da fascista» sentenziano. «A marzo - proseguono - cer¬ cavamo soltanto un centro sociale dove fare musica, divertirci e dove i giovani di Moncalieri potessero autogestirsi. Niente di male, non ne esistono altri. Quella cascina cadente che il Comune ha lasciato marcire per anni era l'ideale. La giunta ci ha cacciati con la violenza, come topi. E' la nostra vendetta». «Non cediamo a ricatti» fu e rimane la risposta telegrafica del sindaco Novarino e dell'assessore Bauducco, che per evitare tentazioni dopo il violento sgombero di marzo (finì a sassate), ad aprile ha fatto radere al suolo la cascina di strada Vignotto. «Di un centro sociale si può parlare - risposero con determinazione le autorità agli anarchici - ma non in quell'edificio pericolante». Fu anche avanzata una proposta alternativa: «L'ex fabbrica Limone in via Pastrengo, abbandonata ma accessibile». Un'offerta che gli anarco-punk torinesi hanno rifiutato in nome delle loro «regole»: «Conquiste, non trattative». Conquiste che ieri notte hanno ripetuto ancora sui muri, mettendo in allerta carabinieri e Digos: dopo aver fotografato i «murales», nel pomeriggio gli investigatori hanno rispolverato gli elenchi dei 24 giovani denunciati a marzo per l'occupazione abusiva della cascina di Moncalieri, e che già una settimana prima erano stati cacciati da Porta Palazzo dove avevano allestito un mercatino abusivo. Sono ragazzi dei centri sociali El Paso e Barocchio, ma anche studenti universitari, giovani che abitano in collina e figli di noti commercianti della zona. «Se occuperanno ancora finirà come a marzo» giurano i carabinieri. [r. ero.] Sui muri del Comune di Moncalieri sono comparse scritte anarchiche contro il sindaco progressista Carlo Novarino

Persone citate: Bauducco, Carlo Novarino, Corrado Maritato, Enzo Bauducco, Giampiero Vittorioso, Novarino

Luoghi citati: Comune Di Moncalieri, Moncalieri