Imprenditori nell'assistenza di 1. R.

Imprenditori nell'assistenza Imprenditori nell'assistenza Così la solidarietà «produce» posti di lavoro Il Cilte è una cooperativa di solidarietà, una tra le 2 mila d'Italia e le 100 di Torino. In base alla legge 381 del '91, il suo lavoro consiste nel rispondere «a bisogni di interesse collettivo, stimolando la promozione umana e l'integrazione dei cittadini». Lo garantisce un'«imprenditorialità sociale» misconosciuta e dirompente: 40 mila in Italia i posti di lavoro assicurati da questa cooperazione specializzata nell'offerta di assistenza ai privati oppure agli Enti locali convenzionati, che la dirottano sulle fasce più deboli. Circa 37 i miliardi destinati dal Comune nel prossimo biennio al coinvolgimento di cooperative e associazioni sociali (filtrate tramite regolari gare d'appalto) a sostegno di anziani, minori, handicappati. Sostiene il presidente del Cilte Stefano Lepri: «La solidarietà esige di organizzare le risorse umane ed economiche disponibili. E giustifica formule imprenditoriali basate sulla coesistenza del volontariato con forme di lavoro retribuito che non devono scandalizzare nessuno e possono aiutare moltissimi». Tipico il caso dell'assistenza domiciliare per gli anziani cui la dedizione dei volontari, per quanto preziosa e irrinunciabile, può non bastare. Si impone al loro fianco una presenza professionale quotidiana e continuativa che solo un salario regolare può sostenere. Commenta Lepri: «Dai limiti dello 'Stato sociale" sta nascendo un'inedita collaborazione tra fornitori pubblici e privati che punta a soddisfare gli utenti, trasformandoli in "clienti" da servire al meglio». Non si tratta di ridurre a mercato la protezione e la sicurezza sociale ma di prender atto che la solidarietà garantita dallo Stato, da sola, non basta e non funziona più. «Dobbiamo imparare a produrre i servizi che ci servono, riservando alla politica centrale prestazioni e previdenze essenziali. Sorvolando sull'enorme carico fiscale, sino a ieri stimolavamo il monopolismo assistenziale dello Stato a darci di tutto e di più. Ora dobbiamo trasformarci in produttori di servizi, programmando prezzi e qualità di prestazioni che coinvolgono i figli degli anziani assistiti come le mamme dei bimbi di asilo >ido». Sembra un miraggio. E' il «• orzo settore» della società organizzata su cui - secondo l'ultimo documento della Cei - si baseranno la democrazia economica ed il bene comune di domani. [1. r.]

Persone citate: Lepri, Stefano Lepri

Luoghi citati: Italia, Torino