Piove sulle tombe dei Savoia di Maurizio Lupo

I fondi saranno stanziati grazie ALLARME ASUPERGA L'umidità insidia le cripte, un miliardo per fermare il degrado Piove sulle tombe dei Savoia Interviene il ministro: subito i lavori L'umidità sta sgretolando le cripte delle tombe dei Savoia, a Superga. Il caldo esterno forma nei sotterranei un'insidiosa condensa d'acqua, che bagna letteralmente i pavimenti, corrode intonaci, scioglie stucchi dorati, penetra sotto i marmi e li stacca. Le più lesionate sono le tombe del grande Vittorio Amedeo II di Savoia e quella di Carlo Alberto. Ma il monumento verrà salvato. Il sottosegretario alla Giustizia Mario Borghezio, della Lega Nord, ha ottenuto l'intervento del nuovo ministro ai Beni culturali Domenico Fisichella. «Verrà stanziato non meno di un miliardo di lire, tanto per cominciare», assicura Borghezio. «I fondi saranno prelevati da quelli versati dai contribuenti con l'otto per mille. Il ministro mi ha già dato la sua parola. Speriamo di ufficializzare il piano degli interventi a ottobre, quando avranno luogo a Superga le cerimonie per il cinquantennale della morte di Mafalda di Savoia, uccisa nel lager nazista di Buchenwald, il 29 agosto 1944». Alla Soprintendenza ai Beni architettonici sono già stati avvisati. «Il ministro - spiega il direttore Franco Ormezzano - ha voluto precise informazioni e ha caldeggiato l'opera di recupero». Padre Benedetto Marengo, rettore della Basilica, è soddisfatto: «Ero davvero preoccupato. Le cripte dei Savoia sono molto malate. Non mi risulta che siano mai state restaurate e negli ultimi 10 anni il tempo ha accelerato la sua opera di distruzione». Borghezio ricorda le tombe dei principi bambini: «Le avevo visitate ad aprile, perché mi avevano detto che era stato necessario chiuderle al pubblico, a causa della caduta di calcinacci. Molte di quelle tombe hanno iscrizioni già quasi del tutto illeggibili». Per fortuna qui l'umidità è stata fermata, a seguito dei re¬ stauri del soprastante chiostro, rimesso a nuovo grazie alla sponsorizzazione del Sanpaolo. Ma c'è ancora molto da fare. Padre Benedetto indica la cripta delle regine, dove riposano Maria Vittoria di Savoia, Maria Adelaide e Maria Teresa, rispettivamente mogli di Amedeo di Savoia, Vittorio Emanuele II e Carlo Alberto: «Il soffitto che anni fa era una meraviglia di stucchi dorati si è sgretolato». Sotto il cenotaffio in onore di Umberto I l'umidità forma addirittura pozzanghere. Le più malandate sono le pareti attorno alla tomba monumentale di Vittorio Amedeo II di Savoia. Gli intonaci si sfaldano, come pure dietro le splendida statua della «Fede», opera settecentesca dei fratelli Collino. E' nella cappella centrale, quella di Carlo Alberto. La sua tomba ha sofferto cadute di marmi. Sono andati perduti anche sulle pareti vicine. Portati via da vandali? «Non è possibile - dice padre Benedetto - perché le visite sono sempre solo guidate. Quei marmi si sono sbriciolati». E i soffitti hanno perso i decori affrescati. «Lo Stato provvedere», assicura Borghezio, «ma bisogna che anche il Comune faccia la sua parte. Mi riferisco al piazzale della Basilica. E' pieno di buche e non c'è abbastanza illuminazione». Lo scalone della chiesa, restaurato da poco, è già zeppo di scritte di balordi. «Anche il verde intorno è incolto da troppo tempo. Per non parlare del monumento a Umberto I, sempre in balia dei teppisti. Cosa aspetta Torino a valorizzare Superga? La Basilica ha una biblioteca del Settecento intatta quanto ignota al grande pubblico. Vanta anche sale di ricevimento degne di Palazzo Reale. Sarebbero l'ideale per ricevere grandi personalità, ma nessuno le usa». Maurizio Lupo I fondi saranno stanziati grazie all'8 per mille versato al fisco dai contribuenti per usi sociali Da sinistra Franco Ormezzano e il ministro dei Beni culturali Domenico Fisichella

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