E' morto il giudice Corradini

Aveva 62 anni Aveva 62 anni E'morto il giudice Corredini Un infarto, che probabilmente l'ha colto nel sonno, nella notte fra martedì e ieri: così è morto Luigi Corradini, presidente vicario del Tribunale. Aveva 62 anni. Da qualche tempo soffriva di problemi cardiaci. Nei mesi scorsi era stato ricoverato al San Luigi. «Ma nel complesso sembrava essersi abbastanza ripreso», spiega costernata la dottoressa Emanuela Germano, giudice della sezione fallimentare che Corradini presiedeva dal 1985. «In passato era stato un grande fumatore - aggiunge il giudice -. Recentemente aveva smesso e seguiva con scrupolo le prescrizioni dei medici». Pei'questo non era salito a Gressoney, in villeggiatura con la moglie e il giovane figlio, e si era recato per alcuni giorni in visita alla sorella, a Milano, dove è deceduto. Il magistrato era nato a Potenza il 7 ottobre del 1932, ma amava vantare con gli amici e i colleghi le sue origini toscane, dove, nel Chianti, aveva una casa. In magistratura il dottor Corradini entrò nel 1959, a 27 anni. La sua biografia professionale ricorda che fu il quarto assoluto nella graduatoria del concorso per uditori giudiziari di quell'anno. A Roma cominciò il tirocinio e lo portò a termine a Napoli, da dove venne inviato a Pozzuoli, come vicepretore. Nel 1962, su sua richiesta, venne trasferito a Torino. Il primo incarico gli fu assegnato alla pretura, dove svolse prevalentemente le funzioni di giudice civile. In seguito ha fatto parte, sino al 1971, della terza sezione penale del tribunale, e quindi è passato a quella fallimentare. Con un importante intervallo, negli anni di piombo del terrorismo: dal 1981 a 1984 presiedette la terza corte d'assise che processò alcuni noti brigatisti, da Cristoforo Piancone a Prospero Gallinari, e i Nuclei comunisti territoriali. Quella corte comminò l'ergastolo a Piancone, nel 1981, per il concorso nell'omicidio del presidente dell'Ordine degli Avvocati, Fulvio Croce, compiuto quattro anni prima. La posizione del brigatista rosso era stata stralciata, come più tardi avvenne per la posizione di Gallinari, condannato a sua volta all'ergastolo nel 1983 dalla stessa corte, come mandante morale dell'omicidio del vicedirettore de La Stampa, Carlo Casalegno. Del 1985 è ii processone contro Federico Alfieri e altri 92 imputati dei Nuclei comunisti territoriali. All'anno prima risale quello per l'omicidio di due guardie Mondialpol in un'agenzia del Banco di Napoli, uno degli ultimi colpi di coda delle Bierre a Torino. Luigi Corradini, stroncato da un infarto, presidente vicario del Tribunale e per anni impegnato sul terrorismo

Luoghi citati: Milano, Napoli, Potenza, Pozzuoli, Roma, Torino