Guerra Mauriziano-Costa «Il ministro ce l'ha con noi»

Guerra Mauriziano-Costa «Il ministro ce l'ha con noi» I MEDICINALI SCADUTI Guerra Mauriziano-Costa «Il ministro ce l'ha con noi» TRA i vertici del Mauriziano e il ministro Raffaele Costa è ormai guerra aperta. Le visite inaspettate nei reparti, l'invio degli ispettori ministeriali per verificare le «degenze improprie», il controllo sui farmaci scaduti dei carabinieri dei Nas giunti tutti insieme in così poco tempo li fanno sentire un po' vittime di attenzioni eccessive. E' proprio così oppure c'è solo il fastidio di chi è finito sulle cronache dei giornali? Dal ministero giunge secca la replica: «Quanto ai farmaci scaduti, il relativo rapporto è dei Nas e vai ben più dei sofismi delle direzioni dell'ospedale. Sarà in ogni caso la magistratura a decidere». La «querelle» trae origine dall'articolo pubblicato la settimana scorsa («Mauriziano farmaci scaduti»). Nel testo si riferiva che, in un controllo sui 200 ricoverati in 7 reparti di degenza (l'ospedale ha in tutto 497 posti letto), era risultato che «per 43 persone il ricovero è stato giudicato "improprio"» dagli ispettori. Inoltre si dava notizia che i Nas, in un'ispezione compiuta lunedì 4, avevano trovato in un corridoio e in un locale «più di 6200 confezioni di medicinali scaduti». Subito dal Mauriziano è partita una lettera delle direzioni che precisa: «Vale la pena ribadire che i casi riferiti come ricoveri impropri da parte del ministero all'ospedale sono stati 29, su 497 posti letto». Spiega il direttore generale, Gian Paolo Zanetta: «Non conosciamo ancora i risultati ufficiali del lavoro degli ispettori. Ci eravamo lasciati sereni. D'altra parte siamo talmente consapevoli del proble¬ ma delle lungodegenze che noi stessi avevamo parlato con il ministro». Non aggiunge altro, ma il tono della voce fa trasparire l'amarezza di chi sente di aver fatto il proprio dovere e si sente «bacchettato». «Comunque la nostra precisazione non è animata da uno spirito polemico ma per cercare di dare un contributo alla soluzione dei problemi della sanità». Sull'ispezione dei Nas la lettera offre altre notizie. Il primo gruppo di scatoloni («già predisposti dal personale della Far¬ macia e conservati nel corridoio seminterrato davanti alla farmacia interna») erano chiusi e con la scritta «Prodotto scaduto, non utilizzare, in attesa di distruzione». Contenevano «farmaci scaduti in attesa di essere elencati prima di essere consegnati alla ditta responsabile dello smaltimento Rifiuti Speciali». Inoltre c'erano «presidi sanitari, per l'esattezza linee ematiche per emodialisi, scaduti». Secondo le norme avrebbero dovuto essere in un locale chiuso a chiave all'inter- no della Farmacia. Le direzioni rivelano che i Nas hanno reperito: «alcuni scatoloni chiusi contenenti presidi sanitari, linee ematiche e soluzioni per dialisi, non scaduti». Infine informano che sono stati sequestrati «vaccini desensibilizzanti scaduti collocati, inscatolati, in una cabina in cemento sita nell'intercapedine dell'ospedale la cui unica via d'accesso è rappresentata dalla farmacia interna. Seppur scadute queste confezioni erano state conservate a giustificazio¬ ne della spesa sostenuta». Zanetta minimizza, assicura che al massimo si è trattato di un incidente di percorso, spiegabile: «Tutte le professionalità hanno fatto il loro dovere». Ci sono dunque attenzioni eccessive sul Mauriziano, qualcuno cercherebbe di gettare discredito sull'ospedale? Forse è soltanto uno stato d'animo. Resta comunque da spiegare la presenza di quelle medicine nel corridoio e dei vaccini nell'intercapedine. Dal ministero ribattono: «Al Mauriziano il numero delle degenze improprie risulta tanto elevato quanto ingiustificato. Il costo di tali degenze viene a ricadere sulla collettività per importi di decine di milioni il mese per ciascun ricoverato. Ogni degenza al Mauriziano ha un costo ampiamente superiore alla media regionale». E aggiungono: «In questa situazione si ritiene che molto meglio farebbero i responsabili dell'istituto a tacere e ad assumere invece quei concreti provvedimenti che sono fino ad oggi mancati del tutto». Adriano Provera L'ospedale: farmaci destinati al macero Roma: sofismi, deciderà il magistrato II direttore generale dell'ospedale Mauriziano (da sinistra) Gian Paolo Zanetta e il ministro della Sanità Raffaele Costa

Persone citate: Adriano Provera, Gian Paolo Zanetta, Raffaele Costa, Zanetta

Luoghi citati: Roma