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Londra: querela Londra: querela Jon Voight molestato da un'amica LONDRA. Bello e aitante, ma poco compiacente: alla socia in affari, che da lui pretendeva anche baci e abbracci, Jon Voight replica con una querela. Lei, respinta nelle sue focose avances, gli aveva chiuso l'ufficio, venduto i mobili e licenziato il personale. Lui, costretto a rientrare precipitosamente in California da un viaggio in Inghilterra che stava trasformandosi in un catalogo di molestie sessuali, dice che gli affari sono affari e che il contratto con la signora Laura Pels non comprendeva alcuna prestazione speciale. Toccherà al tribunale di Los Angeles decidere: con il suo comportamento la signora ha davvero inflitto «angoscia emotiva» al celebre protagonista di «Midnight Cowboy»? Secondo i documenti presentati al tribunale, Laura Pels era diventata socia della Jon Voight Productions con un contributo di sei milioni e mezzo di dollari. I due andarono insieme a Cannes, in occasione del Festival, e misero in cantiere tre film basati sui libri di Hans Christian Andersen. «Ma poco dopo la nascita della società afferma Neil Papiano, avvocato dell'attore - i veri motivi della Pels vennero a galla, con sempre più pressanti richieste di un'attenzione personale e fisica in questioni per nulla connesse con l'attività della loro società. «Ha continuato ad andare d'accordo con la Pels finché le sue pretese sono diventate piuttosto di carattere fisico. La donna voleva più abbracci, e pretendeva di essere baciata ad ogni saluto e arrivederci. Insomma, tutta quest'attenzione diventava una cosa eccessiva». Lui le disse chiaro e tondo di non avere alcuna intenzione di finire a letto con lei. A Laura Pels l'affronto non andò giù. Appena tornata in California troncò tutti i ponti: quando Jon Voight andò in ufficio, il mattino dopo, scoprì che quello non esisteva più. [f. gal.]