Tom& Sean doppio Zorro

Fra le opere che raccontano la storia dell'eroe, la più famosa è quella con Power Fra le opere che raccontano la storia dell'eroe, la più famosa è quella con Power Tom & Sean, doppio Zorro Nuovo film prodotto da Spielberg IL fascino di «El Zorro», la volpe, ovvero Don Diego de la Vega, imbelle cicisbeo aristocratico tornato in California dopo una smidollata educazione europea, in realtà brillante spadaccino mascherato pronto a raddrizzare i torti commessi dal turpe governatore, nasce nel 1919, con la pubblicazione del fumetto di Johnston McCulley. Il cinema si appropria subito dell'eroe popolare, che pare fatto apposta per il divo dell'epoca: Douglas Fairbanks, nel 1920. Tyrone Power sarà l'altro grande Zorro, nel 1940. In tutto, i film con l'eroe mascherato che cavalca a briglia sciolta il suo Fulmine sono una quindicina. Il più celebre resta comunque quello interpretato dal bel Tyrone: il duello con il cattivo Basii Rathbone farà scuola, soprattutto per la sequenza delle candele tagliate con una sciabolata. C'è anche una versione italiana del «Segno di Zorro», diretto da Mario Caiano e interpretato da Sean Flynn, il figlio di Errol, che dopo tre o quattro film del genere preferì mollare tutto per diventare corrispondente di guerra in Vietnam, dove trovò la morte. Nel 1975 anche Alain Delon volle portare sullo schermo il romantico eroe anche per far contento il figlio Anthony, allora bambino. Fosse vera o meno la giustificazione promozionale, il film diretto da Duccio Tessali, con Ottavia Piccolo, fu più che dignitoso, soprattutto nelle scene di duello direttamente ispirate a quelle dello Zorro con Power. Come ogni buon successo commerciale che si rispetti, anche Zorro dette origine a un filone: si va da «Zorro alla corte d'Inghilterra» di Franco Montemurro con Spyros Focas a «Zorro alla corte di Spagna» di Luigi Capuano con il nostro Alberto Lupo. Tra «Zorro nella valle dei fantasmi» e «Zorro, la maschera della vendetta», «Zorro il pisto¬ lero», «Zorro il ribelle» e «Zorro il vendicatore», spicca l'improbabilissimo «Zorro contro Maciste» di Umberto Lenzi con Pierre Brice: nella Spagna al tempo della morte di Filippo II, due donne assoldano Maciste e Zorro per conquistare un prezioso cofanetto; Maciste avrebbe la meglio, ma quando capisce che la sua datrice di lavoro è cattiva, molla il cofanetto a Zorro e se ne va in cerca di altre avventure, lasciando l'eroe spadaccino a far da principe consorte. Nella lunga lista degli attori che hanno vestito il mantello nero compare anche il culturista Gordon Scott, quest'ultimo alleato dei Tre Moschettieri contro il perfido cardinale Richelieu. Un eroe tanto fascinoso non poteva non affollare lo schermo di «figli» più o meno legittimi. Anche il fronte parodistico è nutrito: persino Mario Soldati nel 1952 si è cimentato nella regia del «Sogno di Zorro», con Walter Chiari timido e impacciato nipote del celebre spadaccino che potrà emulare l'avo solo dopo un provvidenziale colpo in testa. Ventitré anni dopo, ecco un «Sogno» interpretato da Franco Franchi, allora specializzato nella versione comica di celebri film. I ragazzi di ieri, infine, non possono dimenticare lo Zorro televisivo trasmesso nell'ambito del «Club di Topolino», ai tempi della gloriosa tv dei ragazzi: il protagonista era Guy Williams. Oggi, la nuova tv dei ragazzi di Raiuno, «Solletico», ripropone una nuova versione, a colori, sulla falsariga della prima, interpretata da Michael Tylo. Alessandra Pieracci Sopra, due versioni parodistiche dell'eroe spadaccino: Franco Franchi nel «Sogno di Zorro» e George Hamilton per «Zorro mezzo e mezzo». Accanto, Tom Cruise e Sean Connery la giustificazione promozionale, il film diretto da Duccio Tessali, con Ottavia Piccolo, fu più che dignitoso, soprattutto nelle scene di duello direttamente ispirate a quelle dello Zorro con lero», «Zorro il ribelle» e «Zorro il vendicatore», spicca l'improbabilissimo «Zorro contro Maciste» di Umberto Lenzi con Pierre Brice: nella Spagna al tempo della morte di Filippo II, due donne assoldano Maciste e Zorro per conquistare un prezioso cofanetto; Maciste avrebbe la meglio, ma quando capisce che la sua datrice di lavoro è cattiva, molla il cofanetto a Anche Delon è stato Zorro poteva non affollare lo schermo di «figli» più o meno legittimi. Anche il fronte parodistico è nutrito: persino Mario Soldati nel 1952 si è cimentato nella regia del «Sogno di Zorro», con Walter Chiari timido e impacciato nipote del celebre spadaccino che potrà emulare l'avo solo dopo un provvidenziale colpo in testa. Ventitré anni dopo, ecco un «Sogno» interpretato da Franco Franchi, allora specializzato nella versione comica di celebri film. I ragazzi di ieri, infine, non possono dimenticare lo Zorro Sopra, due versioni parodistiche dell'eroe spadaccino: Franco Franchi nel «Sogno di Zorro» e George Hamilton per «Zorro mezzo e mezzo». Accanto, Tom Cruise e Sean Connery LOS ANGELES. Ormai specializzato in moli di arzillo vecchietto, Sean Connery ha messo a segno un altro colpo: dopo l'anziano Robin Hood di «Robin e Marian», il malinconico film di Richard Lester con Audrey Hepburn e il padre di Indiana Jones neh"«Ultima crociata», sarà uno Zorro d'argento nel film che in autunno comincerà a girare Mikael Salomon. Zorro giovane sarà Tom Cruise. 11 film, prodotto dall'Amblin Entertainment di Spielberg, specializzata in realizzazioni tv, è segretissimo: non si sa se la storia si svolgerà in flashback, oppure se ci sarà 3 ritorno sul campo di Zorro senior. In origine, la parte di Cruise pareva già assegnata a Andy Garda, più latino di Cruise: si profilano proteste «etniche», la. pj Anche Delon è stato Zorro

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