In un mare di repliche

In un mare di repliche In un mare di repliche Da «Villa Arzilla» a «Solletico» E la Fininvest ricicla Mengacci ROMA. Anche questo è uso del magazzino. Meno nobile, meno chic, ma è pur sempre sfruttamento all'osso del già visto e già contato ai fini Auditel-Sponsor. Naturalmente, come ogni anno, con l'estate arriva la replica, soprattutto fuori della prima serata. Nella prima serata, né Rai né Fininvest, hanno osato, che so, riproporre per intero la mitica «Canzonissima» di Mina quando Raiuno si chiamava ancora Primo Canale, o gli esordi di Bongiorno su Canale 5, ai tempi in cui il Biscione era ancora per tutti solo un serpente d'acqua dolce. Chissà se hanno fatto bene, magari sarebbe stato un successo. Ma la replica fa orrore anche a chi la pratica. Quindi, a parlar di repliche estive con i dirigenti televisivi, è tutto un un dire noi no, non le facciamo, non è proprio il caso. E tirano fuori la famosa prima serata: se nuova, spesso scemissima, se vecchia, bella ma fatta di film, prodotto per sua natura soggetto alla replica e quindi fuori di conto. Poi, però, se si esce dalla prima serata, ecco che qualche titolo compare. Canale 5, che come tutti in prima serata pratica la politica dei cicli di film, più le due produzioni nuove il «Quizzone» e «Forum», ammette che sì, qualche sceneggiato come «Piazza di Spagna» potrà anche comparire in palinesesto, ma usato come un film, all'improvviso, per riempire un buco. Fuori della prima serata replica una «Rotonda sul mare» all'ora di pranzo di domenica, un «Forum estate» tutti i giorni alle 14, telefilm a spiovere, le sit-com «Nonno Felice» e «Casa Vianello», e perfino il Mengacci di «Scene da un matrimonio», riprosti così come furono, perché la politica Fininvest non è quella di rielaborare il materiale vecchio, chiamare uno dei protagonisti a commentarlo e mostrarlo come pezzo d'archivio. Troppo sofisticato. Se è piaciuto per dritto una volta, piacerà per dritto anche una seconda e una terza. Politica aziendale, questa, che viene applicata anche su Italia 1 e Retequattro. Qualche assaggio. Su Italia 1, in replica, tanti vecchi telefilm da «I vicini di casa» delle 13,30 la domenica a «Tarzan» alle 20 di tutti i giorni, sabato compreso. E un solo show dal 3 agosto alle 22,30 per cinque settimane: Festivalbar 94. Su Retequattro due telenovela, «Topazio» e «Diritto di nascere», più «Circo sotto le stelle», il famoso «Perdonami» e «Bellezze al bagno». E la Rai? Che fa la Rai?. Nonostante il caos politico in cui versa e la penuria di denaro che l'affligge, mai come quest'anno la Rai, dopo i Mondiali, non ha chiuso definitivamente i battenti e ancora s'affanna a lanciare programmi nuovi. Anche per l'estate, saranno piccole cose ma ci sono, e questo fa sospettare ancora di più che quando non c'era niente di nuovo era perché mancava la volontà di farlo, non la gente o i soldi. E' partito «Speciale 3» prima con Palombelli poi con Barbato, sono partiti «Linea blu» su Raiuno, «Ferite» di Flaminia Morandi su Raitre, «Inkantina» su Raidue, «Saxa Rubra» su Raitre, «A bruciapelo» con Sandro Paternostro su Raiuno. E tutto ciò fuori dalle prime serate, appannaggio di film e filmoni, come da copione. Dunque Raiuno. Cosa replica d'estate Raiuno? Pochissimo, assicurano alla rete. In prima serata, infatti, ci sono addirittura due «Giochi senza frontiere», un «Beato tra le donne» di Bonolis con il gruppo de II Bagaglino, più Piero Angela per alcuni speciali. Per il resto tanti film: assai raccomandati i cicli su Kieslowski e Moretti di seconda serata. E durante la giornata? Prosegue l'ordinaria produzione: da «Unomattina» col duo Ruta-Goria a «Mi torni in mente» con Red Ronnie in preserale. Repliche? Una sola, «Solletico», il programma per i ragazzini di Paola De Benedetti che è andato benissimo. Raidue qualche replica in più ce l'ha. Da «I suoi primi quarant'anni», programma d'archivio sulla Rai della Sampò riproposto uguale a se stesso, a «Stasera mi butto» di Gigi Sabani, da «Videocomic» a «Villa Arzilla» con Proietti, da «Nel segno della natura» al mattino presto a «Carmen San Diego» nel pomeriggio, per i più piccoli. Ma anche Raidue schiera la sua novità, ed è una novità che va nel segno del recupero: «Skanner», programma intelligente, costruito usando materiali di «Mixer» mai andati in onda, un modo per dare il nuovo a costo zero o quasi. Raitre, invece, che tutto l'anno con «Blob», «Schegge», «Fuori orario», «Vent'anni prima», fa uso abbondante di ciò che si è già visto in tv con larga pratica del montaggio a contrasto per costruire una piccola storia del costume italiano, rivendica, nel palinsesto estivo, l'assoluta assenza di repliche intese nel vero senso della parola. Anche un «A-Z» del '72 o il nuovo «Viaggio sul Po» della Spaccarelli, rientrano, dicono loro, nella logica del «com'eravamo». Unica eccezione «Pickwick», già trasmesso a notte per chi non deve andare a lavorare e riproposto subito, fresco di giornata, nell'orario del dopo pranzo. [si. ro.] Come d'abitudine i programmi già visti fanno da riempitivo per il video d'estate Alessandro Baricco: il suo «Pickwick» replicato subito

Luoghi citati: Italia, Roma, San Diego