«Ecco la ricetta per la pace»

«Ecco la ricelta per la pace» «Ecco la ricelta per la pace» Anconetani: si odiano per il calcio Bisognerebbe fondere le 2 squadre TIRRENIA. Ogni gatto ha il suo cane antagonista, ogni suocera la sua nuora: per i pisani, gli avversari storici si chiamano livornesi. Li ha divisi in questo secolo più di ogni altra cosa la rivalità nel calcio, con alterne fortune, ovviamente. Eppure c'è stato chi ha pensato, pur senza successo, di mescolare questi due popoli sanguigni e ironici. E' il presidente del Pisa, Romeo Anconetani. Dopo che il Pisa è stato espulso dai campionati professionistici, Anconetani si è chiuso in un dignitoso silenzio nella villa di Tirrenia. Presidente, vogliamo riparlare del suo vecchio progetto? «Non averlo realizzato è stata ima delle mie più grandi delusioni, perché era l'uovo di Colombo: dare a Pisa e a Livorno, due città di media importanza, una grande società di calcio con una forte potenzialità di tifo in grado di competere con i club maggiori. Il progetto era di fondere Pisa e Livorno facendo una società calcistica che avrebbe dovuto chiamarsi Pisorno, esperienza del resto già realizzata con successo da Sampierdarena e Andrea Doria». E per lo stadio? «Ne avremmo costruito uno finalmente adeguato a tornei di alto livello proprio a metà strada fra le due città, diciamo nel¬ la zona di Tirrenia, dove anche Gioacchino Forzano fondò nel '35 gli stabilimenti cinematografici Pisorno». Perché il progetto non è decollato? «Per operazioni come queste ci vuole tempo, ma devo dire che le tifoserie, al principio contrarissime, cominciavano ad essere più possibiliste». Comunque mentre lei so¬ gna la Pisorno, i giovani delle due città continuano a darsele di santa ragione... «Questo è un altro discorso. La Pisorno è un progetto sulla carta, ma la rivalità rimane, soprattutto ora che il Pisa è scivolato giù dopo anni nei quali i livornesi erano stati costretti a subire. Gli scontri di Ferragosto erano prevedibili, c'erano state avvisaglie». A parte il suo tentativo non riuscito della Pisorno pensa che in futuro, a Pisa o altrove, questa strada della fusione potrà essere percorribile? «Ripeto, in alcune città l'operazione è stata compiuta. Basti pensare all'esempio di Mestre e Venezia». Per Ferragosto lei si è recato sulla spiaggia? «Ma quale spiaggia! A Tirrenia io vengo in estate con mia moglie solo per riposarmi. Perciò rimango in giardino a coltivare i gerani e a leggere i giornali. Con o senza il pericolo dei gavettoni». [r. ca.) Sopra Anconetani, presidente del Pisa. A fianco, tifosi allo stadio

Persone citate: Romeo Anconetani

Luoghi citati: Livorno, Pisa, Venezia