Tirrenia, pomeriggio di terrore sulla spiaggia

Tirrenici, pomeriggio di terrore sulla spiaggia Bagnanti in fuga durante la guerriglia che ha coinvolto 500 ragazzi che si sono picchiati con remi e ombrelloni Tirrenici, pomeriggio di terrore sulla spiaggia Violenti scontri tra pisani e livornesi |ll|plÌÌ|jl lÉ DUELLO SULLA BATTIGIA ATLKRENIA SPETTAVANO il Ferragosto per ribadir* antiche rivalità, favorite dalla pessima abitudine di scambiarsi colpi di «gavettone». Così pisani é livornesi se le sono date di santa ragione, con e senza acqua. Uno dopo l'altro gli stabilimenti balneari di Tirrenia e di Marina di Pisa sono stati percorsi nel giorno di Ferragosto da bande di «giovani contro» - pisani e livornesi - che travolgevano tutto quanto capitasse lungo il percorso: una maxi rissa che lo autorità calcolano abbia interessato non meno di 500 persone. Il caos, come una tromba d'aria, si è profilato all'orizzonte intorno alle 14 e soltanto quattro ore dopo le forze dell'ordine sono riuscite a riportare la calma, dopo un estenuante lavoro di inseguimento dei vari gruppi. A folate manipoli di giovani si sono affrontati con la tecnica della guerriglia, scaraventandosi contro tutto quanto capitasse loro a tiro, mentre i bagnanti «normali» - incluse intere famiglie che si erano date appuntamento sulla battigia per un 15 agosto che si presumeva di relax e divertimento - cercavano la fuga verso l'interno della pineta. I feriti, di varia entità, sarebbero una cinquantina, ma solo in quattro sono finiti all'ospedale: Livio Vaglini, 17 anni, di Livorno; Luca Cipolli, 27 anni, di Cascina; Alessandro Bandini, 18 anni, di Tirrenia e Davide Guiducci, 19 anni, di Livorno. La maxirissa ha avuto momenti drammatici quando uno dei giovani è stato colpito in pieno volto da un remo, accasciandosi sulla sabbia. Ha rischiato il soffocamento, invece, un altro giovane nelle fasi più calde degli scontri. A dividere questa marea di litiganti sono intervenuti in forze carabinieri e polizia, ma sono state necessarie quattro ore per riportare la quiete sulla spiaggia del litorale pisano. E a quel punto sono iniziate le indagini per individuare i maggiori responsabili. E' stato anche steso un rapporto all'autorità giudiziaria e non è escluso che liei prossimi giorni partano diverse denunce. In passato era già accaduto che lo scontro di Ferragosto, a suon di «gavettoni», fra pisani e livornesi si fosse trasformato in una rissa, ma mai erano state raggiunte le proporzioni imponenti del 1994. Forse gli animi erano resi più caldi dalle vicende calcistiche e se i pisani temevano il dileggio dei livornesi dopo essere finiti per disavventure economiche nei campionati minori, questi ultimi aspettavano la buona occasione per rifarsi di umiliazioni passate. Nel 1959 una scazzottata durante Pisa-Livorno si concluse col rinvio a giudizio di 16 giocatori per rissa aggravata, e sulle tribune successe il finimondo. Due anni fa, dopo un'amichevole notturna a Livorno, pisani e livornesi si erano affrontati a colpi di molotov. Era una rissa annunciata quella di Ferragosto, anche se alcuni proprietari di stabilimenti avevano tentato di premunirsi ingaggiando robusti buttafuori per espellere i rissosi. Meglio ha fatto il nuovo bagno «Stella Polare» di Marina di Pisa, che ha vietato tassativamente l'ingresso di tutte le persone sospette: così facendo ha perduto qualche cliente ma almeno ha garantito la tranquillità a tutti gli altri bagnanti. Renzo Castelli

Persone citate: Alessandro Bandini, Davide Guiducci, Luca Cipolli, Renzo Castelli

Luoghi citati: Livorno, Pisa