FRESCO CHI LEGGE di Bruno Ventavoli

FRESCO CHI LEGGE FRESCO CHI LEGGE Alla ricerca di pagine refrigeranti: consigli d'autore per dimenticare l'afa tra nevi polari e ombrose biblioteche FUORI l'estate fiorentina ardeva con i suoi raggi d'agosto piazza San Lorenzo. Ma nella sala conclusa della Biblioteca Medicea, Concetto Marchesi «trovava una consolante frescura» trascrivendo la «Stimma Alexandrinorum», il manoscritto arabo-latino che Taddeo di Bologna e Brunetto avevano usato per derivarne i loro trattati morali. Nel Libro di Tersile (riproposto da Sellerio) il grande latinista catanese rammemora il lieve piacere rinfrescante della lettura. Dopo aver messo «gli intimi» in frigorifero come faceva Marilyn nei trentotto gradi della New York delle mogli in vacanza, azionato «pinguini» e ventilatori similcasahlanca, proviamo a ingannare le notti insonni all'ozono con un libro. Se non ci sono fontane sotto casa, perché non tuffarsi nelle «chiare, fresche, dolci, acque» del Petrarca o salire sulle «scintillanti vette» del Carducci? Per allentare la morsa del clima e trascorrere un Ferragosto lieve, abbiamo chiesto qualche consiglio d'autore che ci aiuti a trovare «il romanzo più fresco». Gesualdo Bufalino, che soffre nel suo lotto di calura a Comiso per i postumi di un'operazione a cuore aperto, consiglia con «un pizzico di spirito» 20 mila leghe sotto i mari di Jules Venie «perché laggiù in fondo agli abissi penso si stia meglio che sulla superficie terrestre». Carlo Frutterò, sotto la guazza della pineta toscana, suggerisce le rabbrividenti steppe innevate di Michele Strogoff, «basta seguire il corriere dello zar attraverso la Siberia, gli Urali, e c'è davvero di che stare freschi». Per essere ancora più ibernati propone un giallo di prossima uscita Mondadori, 7/ senso di Smilla per la neve di Peter Hoog: «E' un romanzo estremamente glaciale che si svolge tra Danimarca e Mar Glaciale Artico. Una mezza scienziata, mezza single, mezza anarchica come tutti i nipotini di Maiiowe, riconosce decine di varietà diverse di nevi e ghiacci, e grazie a questa competenza scopre che un finto incidente mortale, capitato a un bambino, è in realtà omicidio e va a stanare il colpevole tra gli iceberg della Groenlandia. In un'estate come questa è davvero confortante seguire quei personaggi che hanno freddo dall'inizio alla fine in mezzo ai ghiacci». Geno Pampaloni se deve pensare a un intermezzo rinfrescante nell'afa fiorentina suggerisce Tutti giù per terra (Garzanti) di Giuseppe Culicchia: «La straordinaria allegria di questo esordiente comunica un brioso senso di leggerezza che diminuisce gli effetti dell'afa. E' un antidoto alla pesantezza dell'atmosfera». Gina Lagorio, sulle coste di Varigotti, consiglia lo Stevenson marino, ma anche quello terrestre «anche quando non ci sono onde, i suoi libri danno la sensazione di avere una brezza intorno, fa sempre piacere mettere uno Stevenson in freezer». Dai mari del Sud al Nord della s (iiamyrot,) Calchi -\4nv/,' «NElUll»OUTfCA frcefériil temdella da Luccoglie con i rare». Cragiondi Sabfonde uspieganlicità pme fruzione bPer prl'oasi» Storia da Marroman In allo, da sinistra Gesualdo linfa/ino e Carlo Frullerò; a fianco, ( lena Pamjxdoni; sol lo, / 'ranco Cardini intorno alle prime pa- ■ gine (non sarà pro¬ priamente un thriller). Consiglia Il mondo alla fine del mondo del cileno Luis Sepùlveda (Guanda), che «oltre a essere una bellissima lettura, è davvero refrigerante perché racconta una spedizione ecologica a favore delle balene pedinate e cacciate dai pescatori giapponesi alle estreme propaggini continentali nella Terra del Fuoco, e ci fa dimenticare le brutte notizie sull'ozono, sull'inquinamento che assedia le città torride». E qualche bel brivido giallo? «Il thriller di per sé non è affatto fresco, anzi. Ma provocando un certo stato d'angoscia e tensione riesce a far dimenticare l'afa. Punto sull'ultimo Grisham, L'appello, perché qui lo scrittore è riuscito a depurare l'intreccio dall'azione, campo in cui non era molto bravo, e ha confezionato un giallo stupendo». Gino (Vignali) «il formichiere» si rinfresca leggendo il primo romanzo (ancora in bozze) di Felice Caccamo (alias Teo Teocoli nella pattuglia Gialappa's), Frittura globale totale (uscirà in autunno da Baldini & Castoldi): «E' rinfrescante il linguaggio finto napoletano che Caccamo inventa. Le cose che scrive, totalmente prive di senso, mi divertono molto e mi fanno dimenticare le temperature infernali di Milano». Una ricetta caccamiana per far scendere la colonnina di mercurio? «Caccamo senior, il padre di Felice, è ingegnere navale, ha dedicato la vita all'idrovora di mare, un marchingegno che risucchia l'acqua, sputa i pesci in pescheria, le alghe in erboristeria, e l'acqua sui tetti delle case per rinfrescarli. Un'invenzione favolosa». Jovanotti, che sta lavorando a un cd-rom musical-ludico-esistenziale, consiglia all'accaldato popolo dei musicanti II giovane Holden di Salinger «perché vola via. E' come un soffio di vento rinfrescante, non è troppo impegnativo. Un'altra mia lettura estiva è Sostiene Pereira di Tabucchi: è un romanzo caldo, ma talvolta ti imbatti nelle folate dell'oceano, nel gusto delle limonate che Pereira beve senza sosta, nelle onde dell'Atlantico, e provi sollievo». Pampaloni sceglie Culicchia la Lagorio sfoglia Stevenson e Colette Cardini va nelle oasi di Giuseppe La Grimaldi nel mondo diSepuheda Gino si «frigge» con Felice Caccamo Jovanotti vola col Giovane Holden Francia. Nello scaffale refrigerante di Gina Lagorio si allineano anche i romanzi di Colette da Grano in erba a Sideau «con il loro odore di marine bretoni. Colette viene sempre presentata come una scrittrice dell'eros, quindi calda, ma in realtà sento la sua prosa come istintiva, naturale, e la natura è sempre rinfrescante». Non ci sono acque in Donne dagli occhi grandi di Angeles Mastretta (edizioni Zanzibar) ma la sua leggerezza sudamericana «fa molto sorridere, e anche questo è un piacevole modo per aerarsi l'anima». Dal crogiuolo di Firenze, il medievista Franco Cardini propone tre letture. Innanzitutto «l'effetto notte del brivido, della paura, del fantastico, calandosi in apnea nell'antologia (Oscar Mondadori) curata Mi*» ALTRI TITOLI FRA GHIACCI BOSCHI VETTE I HI cerca letture sottozero può ricercare il Ghiaccio di Anna Kavan, una storia d'amore e fuga in una Terra condannata all'ibernazione I (pubblicata da Bompiani); o spingersi con il tedesco Cristoph Ransmayr nei passaggi a Nord-Ovest, ripercorrendo l'avventura di una spedizione polare dell'impero austroungarico ne l'Orrore dei ghiacci (Leonardo); o ritrovare la straordinaria figura di John Franklin, esploratore dell'Artico scomparso nel mare di Baffin che Sten Nadolny ha fatto rivivere ne La scoperta della lentezza (Garzanti); senza dimenticare le lande bianche di Jack London, i ghiacci e le nevi che fanno da drammatica cornice al Richiamo della foresta, a Zanna bianca e ai racconti che lo scrittore dedicò ai cercatori d'oro nel Nord America. Si intitola Gelo anche un romanzo di Thomas Bernhard, e c'è nelle sue pagine tutto il freddo delle montagne austriache: ma soprattutto il freddo interiore di un'anima che fa i conti col dolore. EIN troppo naturale partire dalle onde di Conrad o Salgari, Melville (da Mursia è uscita la nuova traduzione di Moby Dick a cura di Ruggero Bianchi) o Robert Louis Stevenson (Sellerio ha appena pubblicato Il riflusso della marea; Mondadori negli Oscar raccoglie gli articoli che scrisse come giornalista in viaggio Nei mari del Sud). Meno conosciuto il viaggio di Maupassant in Costa Azzurra, Sull'acqua da Saint-Tropez a Montecarlo (tradotto da Ibis); con l'autore di Bel Ami si può anche andare a cercare la frescura lungo le rive della Senna con i suoi canottieri della Mosca e degli altri racconti ripubblicati da Mondadori nei Meridiani. Tra gli autori italiani, oltre ai due romanzi liguri di quest'estate (La guerra del basilico di Nico Orengo e Attesa sul mare di Francesco Biamonti, entrambi Einaudi), la riproposta di Gente di mare di Giovanni Comisso (Neri Pozza), un viaggio in veliero lungo le coste dalmate. da Lucio D'Arcangelo che raccoglie Un secolo di fantasmi, con i racconti più belli del genere». Come «refrigerante della ragione», Progettare la felicità di Sabino Acquaviva «che infonde una piacevole freschezza spiegando come costruire la felicità politica, che vede non come frutto del caso, ma di un'azione ben precisa e razionale». Per provare «il refrigerio dell'oasi» una ricognizione nella Storia di Giuseppe (pubblicata da Marsilio), «un vero e proprio romanzo incastonato nella Bibbia, la storia di come Giuseppe riesce a diventare consigliere del faraone interpretando i suoi sogni: contiene tutta la frescura dell'oasi orientale, del mondo onirico». Laura Grimaldi, signora in nero (talvolta anche suo malgrado), al tavolo di lavoro milanese per il prossimo romanzo, gironzola accaldata Bruno Ventavoli Sul mare delle peile