Saldarinio nel santuario restaurato
Forno Alpi Graie Forno Alpi Graie Saldarmi nel santuario restaurato Oltre un migliaio di pellegrini ha raggiunto ieri il santuario di «Nostra Signora di Loreto» a Forno Alpi Graie in Alta Val di Lanzo, per l'inaugurazione della chiesa restaurata. La cerimonia religiosa è stata officiata dal cardinale arcivescovo di Torino Giovanni Saldarini, che tornava nel sacro luogo con il vescovo ausiliare Piergiorgio Micchiardi dopo dieci mesi. Lo scorso ottobre mons. Saldarini era salito al santuario per constatare i danni appena provocati dall'alluvione. La ristrutturazione esterna e le opere di restauro agli affreschi interni hanno dato alla chiesa un nuovo aspetto. «Questo lavoro - ha detto Saldarini ai fedeli richiede molto tempo. Si è fatto parecchio ma non basta, questi luoghi di culto devono essere recuperati interamente». A distanza di un anno dall'alluvione una passerella in legno consente ai pellegrini di attraversare il torrente Stura, collegando il centro di Forno con il sentiero che porta alla cripta della «Madonna Nera», nei mesi estivi meta di migliaia di pellegrini provenienti da tutto il Piemonte. I lavori di arginatura eseguiti in prossimità della passerella con una spesa di mezzo miliardo sono stati spazzati via dal nubifragio di fine giugno. «Per questa Madonna - spiega don Riccardo Ferrera, parroco di Groscavallo da 24 anni e rettore del santuario dal 1974 - c'è sempre stata una devozione particolare. Molti fedeli sostano por ore davanti ai due piloni dedicati alla Vergine e risparmiati dalla violenza delle acque». Il 22 e 23 settembre di un anno fa la furia del temporale spazzò via due ponti e sradicò alcuni alberi secolari. In mezzo ai detriti e alla fanghiglia i due piloni rimasero intatti, un miracolo? «Non si può - dice il cardinale Giovanni Saldarini - parlare di miracolo. Chi ha fede può ritenerlo un segno». La gente che sale in ginocchio i 443 gradini che portano ai 1350 metri del santuario non ha dubbi: «E' stato un segno che la Vergine ha voluto dare a tutti, un segno della sua presenza». Come quello che diede a Pietro Garino nel 1630 quando gli apparve in piedi su una roccia e promise all'uomo di risparmiare la vallata dal flagello della peste importata dai lanzichenecchi. Il Garino costruì una piccola cappella. Di quel primo nucleo rimangono la base dell'altare e due quadri che l'uomo portava con sé al momento dell'apparizione, oggi conservati nel santuario, accessibile ai pellegrini fino al 12 settembre, [g. già.] Il cardinale arcivescovo di Torino monsignor Giovanni Saldarini ha officiato la funzione religiosa al Santuario di Nostra Signora di Loreto
Luoghi citati: Alta Val Di Lanzo, Groscavallo, Piemonte, Torino
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