Nuotava nel Po, 300 mila di multa

PROIBITO I vigili sorprendono un giovane nel tratto di fiume davanti al Cto Nuotava nel Po, 300 mila di multa L'acqua è inquinata, un'ordinanza vieta i bagni PROIBITO «Trecentomila lire un tuffo nel Po? Accidenti, e poi dicono che la Costa Azzurra è cara!». Ha provato a metterla sullo scherzo Luca Ianni, ventiduenne disoccupato, quando ieri pomeriggio una pattuglia di vigili l'ha «pescato» mentre sguazzava nelle acque del fiume cittadino, nel tratto di fronte all'ospedale Cto. Maglietta bianca e pantaloncini blu, il ragazzo si era appena tuffato alla ricerca di un po' di refrigerio. Poche bracciate e dalla sponda opposta lo blocca l'urlo di un civich della polizia fluviale: «Esca subito dall'acqua! Non lo sa che qui c'è il divieto di balneazione?». Sintetica la risposta: «Ma io ho un caldo infernale!». Ribatte il vigile: «Non lo sa che il Po, specialmente in questo tratto, è molto inquinato? Lei sta rischiando grosso». Di giocarsi la salute a Luca Ianni, pareva importare poco. Ma appena i vigili hanno parlato di contravvenzione ha cambiato atteggiamento. «Adesso arrivo: ma guarda te, non si può neanche più fare un bagno in pace» ha detto stizzito, di fronte a una piccola folla che si era radunata per curio¬ sare sullo strano bagnante di città. Ma la parte più divertente è arrivata quando, gocciolante sulla riva, Luca Ianni ha appreso l'importo della multa. «Come ha detto? 300 mila lire? Sta scherzando?». Ci è voluto un po' di tempo per spiegargli che 333.333 lire era un terzo del massimo della sanzione (un milione) prevista dall'ordinanza del Sindaco. Qui «il bagnante cittadino» ha perso la testa: «E dove stanno i cartelli, eh? Se uno rischia così pesante dovrebbero almeno esserci i segnali...». E infatti ci sono, gli hanno risposto i vigili, «forse lei non li ha visti». A questo punto il giovane ha cercato di commuoverli: «Siamo a Ferragosto, fa un caldo pazzesco, se sono qui vuol dire che non avevo i soldi per andare al mare... e voi mi multate? Bella festa mi fate passare». Nessun risultato. Il verbale viene staccato alle 13 in punto: «Qui c'è pericolo di leptospirosi, non c'è mica da scherzare - hanno ribadito i vigili - il suo caso deve diventare un esempio: con l'acqua del Po, non si può fare i furbi». [e. min.)

Persone citate: Luca Ianni