Sassi killer: nel mirino anche i battelli sul Po di Emanuela Minucci
Sassi killer; nel mirino anche i battelli sul Po Colpita un'imbarcazione Atm, è scattato subito l'allarme: i teppisti bloccati prima della fuga Sassi killer; nel mirino anche i battelli sul Po Arrestati dai vigili 3 minorenni, tiravano pietre dal ponte Balbis I VANDALI DEL FIUME SASSI killer contro i battelli. Dopo le auto e i treni, il gioco criminale che sta seminando il panico sull'Italia delle vacanze ha un nuovo bersaglio mobile. E Torino fornisce le prime postazioni: i ponti della città che attraversano il Po. A lanciare l'allarme è stata la polizia fluviale: tre squadre di vigili urbani che su altrettante barche a motore controllano il fiume tutti i pomeriggi, dalle 13 alle 20. Fino a poche settimane fa la pattuglia di dvich sull'acqua si occupava di problemi d'ordinaria amministrazione: assistenza a barche in difficoltà, controllo di permessi, multe per divieto di balneazione. Oggi reclama più uomini: ha un nemico insidioso da combattere. Un nemico che minaccia i torinesi nel cuore stesso della loro città, perchè si diverte a scagliare sassi sulle barche che solcano il Po. Per la prima volta le pietre colpiscono anche chi non sta viag- giando verso le vacanze. E la nuova versione del gioco folle è, se possibile, anche più pericolosa di quella classica, da cavalcavia, che si abbatte sulle auto. Innanzitutto chi guida una barca non è protetto da un tettuccio. Poi non corre ai 100 all'ora. Colpirlo è quindi più semplice e feroce. L'unica difficoltà in più (questa volta a sfavore di chi gioca al tiro a segno con la sicurezza altrui) è che biso gna agire di giorno, alla luce del sole: di sera il traffico fluviale si spegne. E alla luce del sole hanno agito quei tre minorenni che una settimana fa i vigili hanno pizzicato sul ponte Balbis. «Erano le quattro del pomeriggio - racconta Luigi Rigon, responsabile della polizia fluviale - quando abbiamo ricevuto via radio un sos del battello Atm che collega i Murazzi a Moncalieri». Appena la barca è stata colpita dai sassi, il «comandante» dell'imbarcazione ha dato l'allarme ai vigili: «Siamo stati investiti da una pioggia di pietre: bloccateli sono ancora sul ponte, li vediamo da qui». Due auto dei civich sono partite a razzo dalla sede di corso Moncalieri. «Li abbiamo accerchiati dai due lati del ponte: erano tre ragazzini, in tasca avevano un sacco di "munizioni", pietre grosse come uova, roba da spaccare la testa». I tre studenti (età media 16 anni) sono stati arrestati. Non sempre finisce così: c'è un altro ponte «a rischio»: quello vicino a parco Millefonti dove il Po si unisce al Sangone. Una postazione cara ai nuovi «killer del fiume» che per il momento non li ha ancora «traditi»: «Siamo soltanto tre pattuglie - si lamentano alla polizia fluviale - e il Po è lungo. Se poi consideriamo il fatto che i sassi criminali a volte vengono lanciati anche dalle sponde, un'azione di controllo capillare è impossibile». Ma perché i civich si sono decisi a denunciare soltanto oggi il fenomeno? «Non volevamo scatenare il panico - dice Luigi Rigon -, anche se per il momento non ci sono stati feriti è ora di far sapere a quegli sconsiderati che i vigili sul Po ci sono e presto aumenteranno». Emanuela Minucci La polizia fluviale: «Abbiamo aumentato le pattuglie, controlliamo i ponti» !/•" ì - • La gita in battello lungo il Po I vigili controllano i punti pericolosi
Persone citate: Balbis, Balbis I, Luigi Rigon
Luoghi citati: Italia, Moncalieri, Torino
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