A TUTTA PISTA

Perricelli il saggio dosa bene le forze r A TUTTA PISTA Ilr III Perricelli il saggio dosa bene le forze IERI si è disputata la 50 chilometri di marcia, la gara più lunga del programma atletico. Pensando ai chilometri di una maratona (42,195) la 50 km non appare così distante dalla più lunga gara di corsa, ma quegli 8 km in più, uniti al fatto che non si corre, diventano per i marciatori qualcosa come un'ora e mezza di impegno supplettivo. Ciò significa aumentare notevolmente i rischi e le incognite che una gara di lunga distanza sempre comporta. E' uno dei motivi per cui è molto difficile preparare questa specialità. Fisiologicamente l'atleta viene messo alla prova dalla lunga durata dell'impegno e il consumo energetico (fondamentale per mantenere nel tempo un buon rendimento) rappresenta l'ago della bilancia: se consumi troppo rimani presto privo delle necessarie forze. Questi atleti si allenano dunque a trovare il giusto consumo di zuccheri (che sono la benzina del nostro motore) affinché le loro riserve durino per l'intera gara. Gianni Perricelli - che ha conquistato una stupenda medaglia di bronzo - ha fatto tutto ciò alla perfezione. Partito su ritmi buoni, ma prudente nel non volersi logorare oltre certi limiti, ha dato fondo a tutte le energie nella seconda parte di gara. Spiegare a fondo cosa significhi marciare per 50 chilometri non è cosa semplicissima. Io ho tentato questa gaI ra sette, otto volte terminan1 dola in cinque occasioni e vi posso assicurare che trovarsi privo di energie è ima situazione di stress tremenda. Continuare in queste condizioni comporta uno sforzo notevole, diventa una fatica bestiale. Eppure è proprio questa, spesso, la motivazione di un grande «cinquantista»: misurarsi con se stesso, con una situazione estrema e sconfiggerla. Mi disse una volta un grandissimo marciatore russo, Vladimir Golubnichi (due volte campione olimpico), al termine di una gara di 50 chilometri che disputai in Russia: «Chi finisce una 50 km è comunque sempre un grande uomo». Mi sembra giusto, specialmente se detto da chi sa cosa significhi la fatica. Grandi uomini questi marciatori, che trovano notorietà solo nel momento in cui conquistano una medaglia. Regola alla quale non è sfuggito Perricelli, atleta serio, che negli ultimi anni è stato spesso mio compagno di allenamento. Vederlo sul podio è stata una gioia: «Bravo Gianni, bravo ragazzo, te lo sei meritato» Maurizio Damilano ino^J

Persone citate: Maurizio Damilano, Vladimir Golubnichi

Luoghi citati: Russia