Socrate come Gesù Davvero?

Lavorare, ma per la pensione; curare i depressi, ma con attenzione Socrate come Gesù Davvero? RISPONDE O.d.B. Professor Socrcome DavvGENTILE Vincelli, la ringrazio per la sua lettera che mi affretto a trascrivere totalmente per i lettori, tra i quali non mancheranno certo gli opinionisti. «Non le pare», lei scrive, «che "gesuizzando" Socrate si finisce col togliere sia a quest'ultimo sia a Cristo quella specificità che, storicamente, hanno avuto l'uno e l'altro, e si trascura il fatto che, mentre Socrateera soltanto un uomo tra gli uomini, Gesù si presentava, invece, come "il figlio di Dio"? Né si può dimenticare che, tra Socrate e Cristo, c'è di mezzo Platone con tutti i suoi specifici bisogni metafisici... Insomma, un bel problema, non le pare?...». Gentile professor Vincelli, non ho alcun dubbio: un bellissimo problema, ma mi consenta di I rate Gesù ero? evitare di esprimere una mia opinione in proposito. Infatti, non sono affatto un tuttologo (come sono stato ingiustamente accusato di essere) e conosco bene i miei limiti culturali e morali. Qualsiasi cosa provassi a dire in proposito, mi sentirei presuntuoso e fuori posto. Ma vedrà che, come le ho già assicurato, non tarderanno ad arrivare in gran numero le opinioni dei lettori che amano i grandi problemi e sono capaci di affrontarli senza esitare, con una determinazione pari alla cognizione di causa. 1 nomi di Socrate e Platone restano per me inattingibili, per non parlare di Dio e del suo Figlio. Al massimo, potrei arrivare (è solo cronaca, non storia della filosofia e tanto meno religione) a occuparmi di Rocco Buttiglione: vorrei proprio sapere cosa possa pensare di se stesso, da poco eletto capo dei popolari. In uno Stato in cui il capo del governo appare in televisione per celebrare a mezzo di una barzelletta la propria superiorità sul Papa, il sorriso del filosofo di Gallipoli è tanto fiducioso da diventare in qualche modo un mistero. Almeno sinché durerà questo mistero, sarà uomo da tener d'occhio... Oreste del Buono Gentile signor Del Buono, non so se ha seguito la discussione scaturita dall'uscita di Rocco Buttiglione su Socrate nell'interpretazione datane da Platone nel Catone. Ebbene a me piacerebbe conoscere la sua opinione sul problema della «cristianizzazione». Non so se lei ci abbia mai pensato (e se lo stesso filosofo Buttiglione ci abbia mai riflettuto): però, non le sembra che la questione sia una variante del «dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio»?. Nicola Vincelli, Crotone professore di filosofia (in pensione)

Luoghi citati: Crotone, Gallipoli