Woerner, stratega della pace

Woerner, stratega della pace Woerner, stratega della pace Morto il segretario Nato, gestì il disarmo BRUXELLES. Il tedesco Manfred Woerner, segretario generale della Nato, è morto ieri nella sua residenza di Bruxelles. Woerner, che avrebbe compiuto il mese prossimo 60 anni ed era segretario generale dal dicembre del 1987, da tempo era malato ed aveva interrotto le sue attività all'inizio dell'anno dopo aver subito una serie di operazioni chirurgiche per un tumore. Durante la sua lunga malattia, la reggenza della segreteria era stata affidata al vice-segretario dell'Alleanza per tradizione un italiano - Sergio Silvio Balanzinoche. Speso un quarto di secolo nell'attività politica, tutta percorsa nel partito cristiano democratico (edu), Manfred Woerner, ministro della Difesa tedesco, era arrivato al quartier generale dell'Alleanza Atlantica a Bruxelles preceduto da fama di duro. Dalla stanza del quartier generale della Nato, Woerner piloterà poi l'Alleanza attraverso gli anni che hanno visto la fine dell'Urss e del blocco comunista ad Est. La portò ad adottare una nuova «filosofia» di apertura a nuovi membri evitando nel contempo una politica di isolamento riguardo alla superpotenza russa. Decisiva in quella prospettiva fu l'attivazione della Partnership per la pace, formula che prevedeva una stretta collaborazione della Na¬ to con tutti Paesi europei e con la stessa ex Urss. Woerner si era anche distinto per la risolutezza con cui aveva denunciato l'inerzia dell'Occidente di fronte all'aggressività dei serbi di Bosnia. Nelle prossime settimane, i capi di Stato e di governo dei Paesi dell'Alleanza Atlantica dovranno confrontarsi sul nome del successore. Avendo già avuto l'incarico due volte ciascuna, Olanda e Gran Bretagna dovrebbero a rigore cedere il passo ad altri Paesi, eppure due dei principali candidati sono proprio il ministro della Difesa britannico Malcolm Rifkind e il premier olandese Ruud Lubbers. Si rafforzano le speranze anche per la Norvegia, che finora non ha mai avuto la carica e che schiera l'ex ministro della Difesa (e attuale mediatore internazionale per la Bosnia) Thorvald Stoltenberg. L'Italia, dal canto suo, non ha posto alcuna candidatura alla successione, [e. st.] Il tedesco Manfred Woerner