In 1200 cercano amore

Bimbi non adottabili, ma da affidare a famiglie «amiche» Bimbi non adottabili, ma da affidare a famiglie «amiche» In 1200 cercano amore Ipiù grandi trovano meno accoglienza Dalla Regione arrivano altri contributi In Piemonte, in istituto o in comunità, vivono 1239 minori. Sono bambini e ragazzi che non possono condividere l'esistenza dei genitori per tante ragioni, dalla malattia alla detenzione. Solo 39, però, sono adottabili, tutti gli altri mantengono ancora un rapporto con la famiglia d'origine. I dati dell'assessorato regionale all'assistenza, relativi al 1993, alzano un velo su una situazione difficile. Malgrado gli indubbi passi avanti (negli Anni Ottanta negli istituti c'erano 5 mila ospiti) ancora troppi bambini e adolescenti crescono senza il calore di una famiglia. L'assessore Angelo Rossa non ha dubbi: servono più famiglie disposte a prendere in affidamento un ragazzino in difficoltà sapendo che non diventerà mai il figlio a lungo cercato, ma che dalla disponibilità e dall'amore del genitore affidatario potrà ricavare un sostegno importante. Nel 1993 sono stati dati in affidamento 1052 minori: 499 a terzi (139 con il consenso dei genitori) e 553 a parenti (nonni, zii); in questo caso gli affidamenti consensuali sono stati 141. Nell'immaginario collettivo il minore senza famiglia abita in oscuri, enormi istituti. La realtà è, per fortuna, meno arcaica. In 70 istituti vivono 779 ragazzi, mentre nelle 87 comunità ne sono ospitati 460, mai più di 10 e con un rapporto educatore-minore di uno a due. Malgrado gli indubbi miglioramenti nelle condizioni di vita è ovvio che l'obiettivo è quello di svuotare istituti e comunità. Spiega Anna Maria Colella responsabile dell'ufficio minori dell'assessorato regionale all'assistenza: «Vi sono negli istituti del Piemonte 11 minori di 10 anni ricoverati da 2 anni, 12 da 3, 4 da 4, 3 da 5 anni. E' evidente che c'è bisogno dell'impegno di tutti, Regione, enti locali, servizi, magistratura minorile, volontariato affinché tutti i bambini che non possono essere adottati non stiano più negli istituti, ma vengano accolti da famiglie affidatane». Annualmente le équipes per le adozioni svolgono attività istruttorie (per valutare i requisiti di idoneità) su circa 800 coppie, mentre i minori adottabili non sono mai più di un centinaio all'anno. Solo una quarantina sono figli «di ignoti», gli altri vengono dichiarati adottabili non alla nascita, ma più avanti. Spesso è proprio il fatto di non essere più un bebé, ma un bambino con un passato e dei ricordi, a rendere difficile la loro adozione. Anche l'essere portatore di handicap rende problematica l'adozione. Rossa: «Solo i piccolissimi e quelli privi di problemi di salute o psichici vanno subito in adozione; negli istituti vi sono bambini ricoverati per più anni in attesa; su 124 handicappati ve ne sono, ad esempio, 10 ricoverati da nove anni». Per favorire l'affidamento l'assessore aumenterà il contributo alle famiglie. Sta anche pensando a un riordino dei servizi socio-assistenziali che dia maggior spazio al settore materno-infantile. Marina Cassi \ DATI DEL 93 460 MINORI IN 87 COMUNITÀ' ALLOGGIO 779 MINORI IN 70 ISTITUTI (DI QUESTI 124 SONO HANDICAPPATI) IL 4,62% HA FINO A 2 ANNI 6,42% TRAI 3 E 15 22,72% TRAI 6 E 110 28,I1%TRA11E13 37,74% TRA 114 E117 SOLO 39 MINORI SONO INSTATO DI ADOTTABILITA' 1052 MINORI DATI IN AFFIDAMENTO FAMILIARE: 499 A TERZI, 553 A PARENTI FONTE: Assessorato regionale assistenza ...

Persone citate: Angelo Rossa, Anna Maria Colella, Bimbi, Marina Cassi

Luoghi citati: Piemonte