Così il re fa sloggiare Matteotti di Angelo Conti

Condominio ripristina una vecchia via: «corso Oporto», che ricorda Carlo Alberto Condominio ripristina una vecchia via: «corso Oporto», che ricorda Carlo Alberto Così il re fa sloggiare Matteotti Polemica per il restauro di un palazzo La vecchia targa al posto di quella esistente «Corso Oporto». Sta scritto sulla targa stradale in corso Matteotti, all'angolo con corso Galileo Ferraris. A parecchi nonni non è parso vero di tornare indietro di cinquantanni, ad un nome che evoca loro fanciulleschi ricordi di passeggiate in una zona che, all'inizio del secolo, era già elegante ma quasi di periferia. La maggioranza dei torinesi di oggi si è però fermata perplessa davanti a quella targa che pareva riportare attenzione sulla città del Portogallo che vide morire Carlo Alberto, 150 anni fa. E qualcuno l'ha persino interpretata come un segno di nuova apertura verso la monarchia. Con il naso all'insù, ieri mattina c'era un piccolo capannello di persone perplesse. Assenti quasi tutti i condomini dello storico palazzo di corso Galileo Ferraris 22 (studi legali e notarili, sigle e numeri più o meno misteriosi sui campanelli), assente il geometra Aldo Abbena amministratore dello stabile, poco disponibile la segreteria telefonica del suo ufficio, è toccato alla giovane portinaia offrire una spiegazione: «Il palazzo è stato restaurato da poco. Fino a qualche giorno fa c'erano i muratori al lavoro. La targa di corso Matteotti è stata staccata ed hanno restaurato quella vecchia, che era ancora sotto. Penso comunque che la rimetteranno a posto alla fine delle ferie». Così, con i muratori in vacanza, la targa in versione Belle Epoque continuerà a confondere torinesi e turisti per qualche settimana. Non è una consolazione che si tratti di un marmo originale, perfettamente restaurato e ripulito con pazienza ed abilità. Da ieri, comunque, si è attivato anche l'Ufficio Toponomastica del Comune, che ha sede in via Frejus. Un rilevatore he raggiunto corso Matteotti ed ha costatato la presenza della targa con il vecchio nome: invierà un verbale agli assessorati competenti. E la stessa cosa faranno i vigili urbani. Il condominio di corso Galileo Ferraris 22 va così incontro ad una multa pressoché scontata. Riguarda la violazione all'articolo 9 del Regolamento di Polizia Urbana che così recita: «E' vietato coprire, spostare, togliere od insudiciare le tabelle recanti indicazioni di pubblico interesse quali la denominazione delle strade, i numeri della case, la segnaletica del traffico». La sanzione non è particolarmente salata: va da un minimo di 40 mila lire ad un massimo di 300. In pratica è estinguibile con il pagamento di appena 80 mila lire. Per la cronaca corso Matteotti porta questo nome dal 10 novembre 1945. La proposta agli organi municipali fu avanzata con l'atto protocollato al numero 93 nel quadro di un riassetto deciso dalla Commissione Toponomastica che si trovò a cambiare i nomi ad un buon numero di vie, alcuni dei quali di estrazione fascista o strettamente monarchica. Ma corso Oporto, come l'ancor più noto corso Stupinigi (l'attuale corso Unione Sovietica), ha resistito nella parlata popolare per anni. Così all'ignoto muratore, che ipotizziamo con i capelli bianchi, è parso naturale lasciare in vista quella targa di una Torino che non c'è più. Angelo Conti I vigili urbani e il Comune intervengono Gli inquilini rischiano di pagare una multa «Corso Oporto»: è la targa stradale che si legge in corso Matteotti angolo corso Galileo Ferraris

Persone citate: Aldo Abbena, Carlo Alberto, Matteotti

Luoghi citati: Portogallo