Dice Tomba «Non sono un mostro»

Per la maximulta Per la maximulta Dice Tomba «Non sono un mostro» «Proprio come il mostro da sbattere in prima pagina, con foto e titoloni. Ma io non sono un delinquente, come mi hanno presentato certi giornali». Alberto Tomba, indignato, commenta al telefono dalle Ande cilene con parole dure il modo con cui è stata data la notizia della multa da otto milioni, dopo patteggiamento, inflittagli per il sorpasso con paletta di servizio di una colonna d'auto bloccata dalla neve, nello scorso inverno. «Ho appena visto i giornali dice -, che qui mi arrivano in ritardo. E sono disgustato per il modo in cui sono stato trattato. Adesso che non ci sono più i Mondiali di. calcio, tocca evidentemente a me subire questo modo di fare informazione. Ma non ci sto, non lo accetto, sia chiaro». «Il patteggiamento è stato scelto per non trascinare oltre tutta questa vicenda», spiega ancora Alberto. E conferma la sua versione dei fatti: «Un sorpasso per aiutare a sbloccare una colonna, un aiuto ad una donna che aveva l'auto ferma per la neve e paralizzava il traffico». La condanna penale di Tomba, tre mesi commutati in otto milioni di multa, non gli comporterà comunque l'automatica espulsione dall'arma dei carabinieri. Ci sarà però un'inchiesta disciplinare. Tomba quest'anno ha cominciato presto gli allenamenti su neve per la prossima stagione di Coppa del Mondo e per i Mondiali in programma in Spagna. Dall'inizio di agosto è con con il suo allenatore Gustavo Thoeni in Cile, a Sierra Nevado. Poi, per altre due settimane, si allenerà a Bariloche, in Argentina. Rientrerà in Italia all'inizio di settembre.

Persone citate: Alberto Tomba, Gustavo Thoeni, Sierra Nevado, Tomba

Luoghi citati: Argentina, Cile, Italia, Spagna