Schumacher torna davanti a tutti di Cristiano Chiavegato

26 Nelle prove del Gp d'Ungheria le polemiche mettono le ali al tedesco Schumacher torna davanti a tutti «Accusano la Benetton?E io rispondo così» BUDAPEST DAL NOSTRO INVIATO «Questa è la miglior risposta ha detto Michael Schumacher, con un gran sorriso stampato sul volto - che si possa dare dopo i problemi e le difficoltà che sono stati creati intorno alla nostra squadra. E' bello *nrnare a essere davanti a „i .E con questa frase, pronuncia., dopo aver ottenuto la poi' position provvisoria nel primo turno di qualificazione del Gran Premio d'Ungheria, il tedesco ha chiuso ogni discorso ed evitato altre polemiche. Su un circuito lento e tortuoso, più adatto alla Williams, il leader del Mondiale si è difeso con le unghie e con i denti, mettendo sotto gli avversari. Il solito giro da battiti del cuore rallentati e il gioco è stato fatto. Soltanto Damon Hill ha resistito, facendosi staccare di appena due decimi. Gli altri? Lontanissimi, compresa la Ferrari. Berger e Alesi, infatti, non sono andati oltre il quinto e il settimo posto, con distacchi che fanno tornare Maranello ai tempi più neri di inizio stagione. Oltre un secondo e mezzo, un abisso. E anche oltre le più pessimistiche delle previsioni. C'è poco da dire: la 412 TI, neppure con le modifiche che hanno aggiunto la lettera B alla sigla della vettura, riesce a digerire certi circuiti. Ieri la vettura saltava come un cavallino imbizzarrito. E il superpotente motore poteva essere considerato quasi un handicap, perché a basso regime ha una risposta molto lenta in accelerazione. Berger, che è sempre realista, ha parlato chiaro: «L'avevo detto che a Budapest il nostro obiettivo sarebbe stata la se- conda fila. E i fatti hanno confermato che avevo ragione. Spero nel secondo turno, a patto di trovare le soluzioni giuste per l'assetto». Più ottimista Alesi, dopo aver giustificato la propria prova: «La vettura era instabile sull'asfalto sconnesso. In quelle condizioni non si poteva fare di più. Ed è anche difficile esprimere un giudizio sul motore perché non ho potuto sfruttarlo. Ma sono convinto che ci sia lo spazio per migliorare e anche in maniera consistente». In effetti la Ferrari - almeno in apparenza - non ha avuto il modo di preparare degli assetti validi utilizzando al massimo tutte le modifiche apportate in questi ultimi giorni alle sue monoposto. Le novità aerodinamiche d'alettone posteriore e quello anteriore), le sospensioni, le molle, gli ammortizzatori, i tamponi, tutto deve essere mes¬ so insieme per funzionare bene, ma ci vuole tempo. E un altro giorno di prove non può che far bene, anche se per la gara di domani non è lecito sperare più di tanto. AU'Hungaroring bisogna partire in polo, i sorpassi sono quasi proibitivi. La risposta in pista di Schumacher, intanto, non ha evitato a Flavio Briatore, manager della Benetton, di dare qualche spiegazione su quanto è accaduto nei giorni scorsi e sulle accuse rivolte alla sua squadra. In un comunicato ha ribadito che or mai c'è stata l'assoluzione piena per quanto riguarda il sistema di partenza automatica trovato nel computer di bordo («E' provato che non l'abbiamo mai usato») e ha sostenuto nuovamente che il fatto di aver tolto il filtro dall'erogatore della benzina per i rifornimenti era stato reso noto a parole al tecnico della Fia. C'è una certa sicurezza, insomma, alla Benetton di potersi difendere bene davanti al Consiglio mondiale della FI quando sarà il momento. Nel frattempo l'Intertechnique, la società che ha fornito gli impianti per i rifornimenti volanti ai box a tutte le squadre, ha provveduto a cambiare qualcosa nei bocchettoni per fare in modo che le valvole che bloccano la benzina in caso di fuoruscita anormale funzionino anche quando succede qualcosa di anormale. Un provvedimento prudenziale. Ma questo significa anche che il sistema può essere migliorato. Gli attacchi a Briatore e alla Benetton, comunque, non sono finiti. Ieri si è riunita l'Associazione costruttori per esaminare il problema che si è venuto a creare con l'acquisizione della Ligier da parte del manager italiano, il quale ha detto che a porre la questione è stata la Ferrari. «E' lecito - si è chiesto - che qualcuno possa avere quattro macchine sotto controllo quando tutti gli altri ne hanno due?». Anche in questo caso però Briatore ha avuto la battuta pronta: «Io non ho quattro monoposto. Della Benetton sono solo un dirigente, mentre alla Ligier faccio l'azionista di maggioranza». La sfida dunque continua, non solo in pista. Cristiano Chiavegato Male ieri la Ferrari: Berger 5°, Alesi 7° e con distacchi superiori al previsto Su un circuito lento e tortuoso, che pare più adatto alle Williams, è Schumacher (sopra) il più veloce A lato Berger: «Voglio migliorare»

Luoghi citati: Budapest, Maranello, Ungheria