Controllare i commercianti e dominare la natura

Controllare i commercianti e dominare la natura LETTERE AL GIORNALE Controllare i commercianti e dominare la natura Le tasse e gli scontrini Il ministro Tremont Il ministro Tremonti vuole abolire gli scontrini e le ricevute. Io sono una vecchia lavoratrice dipendente per cui le tasse le ho sempre pagate tutte. Mentre qui dove adesso abito, i negozianti, i commercianti, gli artigiani hanno sempre evitato di pagare il giusto, eppure hanno alloggi e più macchine. Quando è arrivato l'obbligo dello scontrino almeno qualche verifica si è potuta fare. E' vero che lo scontrino lo fanno solo il giorno che passano gli ispettori della Finanza. Ma uno di questi signori, un giorno che dicevo come mai la gente fa tanti acquisti (così risulta dal registratore!) solo i giorni dei controlli, questo finanziere mi diceva che però nella verifica del registratore si terrà ben conto della data e si faranno le giuste proporzioni per tutti gli altri giorni. Ora il ministro Tremonti vuole abolire questi controlli ma non dice con quale alternativa vuole evitare le facili evasioni. Perché non va a far la spesa, o chiama un idraulico o va dal parrucchiere? Perché non ne discute con chi ha lavorato 35 anni in fabbrica? Maria Ferraris, Ospcdaletti i L'irlandese e i marocchini Sono un irlandese che vive a Torino da quasi cinque anni. Ultimamente mi ha fatto piacere vedere l'apertura di locali stile pub irlandese nel Nord Italia (Vercelli, Novara, Borgone di Susa ecc.). Andando in questi pub potevo fare sentire ai miei amici un po' del calore e dell'accoglienza che si trova ni.'! pub irlandesi. Mi è dispiaciuto molto sentire della vicenda di Borgone nel locale Don Donnelly's e specialmente per i due marocchini che vivono e lavorano come tutti gli abitanti della zona, che non si so no lasciali sfruttare dall'economia nera italiana come i loro compaesani che si trovano ai se¬ mafori spacciando droga o sigarette. Sappiamo tutti che non hanno molte scelte di lavoro e si trovano qua lavorando per organizzazioni criminali. Allora prima di gridare «razzista», provate a eliminare questi elementi nella società italiana che portano per la maggiore parte discriminazione verso i marocchini. Liam O'Reilly, Torino Mtd i Metodo e ricerca Ho letto l'articolo del prof. Luciano Fadiga, dell'Università di Parma, «A chi tocca provare per primo?», sulla sperimentazione animale, apparso su 'Ilittoscienze di mercoledì 3 agosto '94. Non sono un ricercatore, non sono un animalista, non sono un antivivisezionista preconcetto. Come lettore mi aspettavo di conoscere le motivazioni a giustificazione della sperimentazione sugli animali attraverso argomentazioni serrate e convincenti, accompagnate da esemplificazioni ritenute conclusive, dal punto di vista dei suoi sostenitori. Invece, alla fine dell'articolo, ci si ritrova tra le mani il parere personale di un soggetto che ò sì un «ricercatore» ma, per ciò che dice e per come lo dice, potrebbe essere qualunque altra cosa. Se non sbaglio, ciò che distingue il ricercatore da un qualsiasi opinionista è il metodo. Metodo che non si riferisce soltanto a un rigoroso modo di procedere nella ricerca stessa, ma che sfocia in un'esposizione metodica - scientifica cioè - delle motivazioni della teoria che sta alla base della ricerca. Se al principio della ricerca sta un dogma - anche se per opporlo al dogma dei critici - si può star certi che non si produce scienza ma ideologia: la ricerca serve a giustificare un fatto anziché indagare le cause che lo hanno determinato. Siamo sulla strada dell'«ipse dixiu e della Bibbia come t'onda- mento di affermazioni scientifiche: Galileo insegna. Non a caso, forse, il punto di riferimento dell'autore è la morale cattolica. Quel cattolicesimo che, mentre riabilita Galileo, dopo più di tre secoli, rifiuta - o è comunque molto ostile a - una teoria scientifica di piena attualità come l'evoluzionismo dar¬ winiano. Proviamo a ripristinare il braccio secolare e ne vedremo dello belle anche nel terzo millennio. L'uomo, mi pare, è parte della natura. Una parte che di fatto si è posta in condizioni di dominio (e quanto sia «rispettoso» questo dominio il prof. Luciano Fadiga non lo ha dimostrato). Molte «malattie» derivano dalla natura che, nella sua evoluzione casuale, non finalizzata, tenta vie oscure per consentire, attraverso mutazioni, una selezione che consenta alle varie specie un miglior adattamento degli organismi alla realtà naturale. Ma moltissime altre «malattie» sono conseguenza diretta o indiretta del dominio dell'uomo sulla natura: può l'uomo servirsi indiscriminatamente delle altre specie viventi per porre una pezza ai danni che l'uomo continua a produrre consapevolmente?. E, per favore, qui non è in gioco «il desiderio di sapere, di conoscere, di scoprire». Lo scienziato deve uscire dal bugigattolo della sua specializzazione per verificare il senso generale degli atti che compie. Da riflessioni sul senso della vita in generale devono scaturire le teorie, quindi le direzioni della ricerca, i suoi obiettivi e quindi gli atti concreti da compiere. Lasciando perdere i filmati sugli animali straziati contrapposti a quelli dei bambini malati. «Occorre far riflettere e riflettere con lucidità». Carlo Selle, Civiglio (Como) Tli ll ii Taglio alle pensioni Fatto! A proposito della pubblicità A proposito della pubblicità televisiva sugli atti del governo, vorrei chiedere al presidente Silvio Berlusconi se, dopo l'approvazione della legge finanziaria per il 1995, se la sentirebbe di annunciare ai pensionati, con spot televisivi, quanto segue: «Previdenza: drastici tagli alle pensioni di 20 milioni di italiani. Fatto!». Aldo Bussi Lo smog e gli aerei Vorrei ringraziare il signor Giorgio Conti di Vercelli, in merito alla lettera sullo smog che viene dall'alto (Lo Stampa, 29 luglio). E' stata la prima persona che ha veramente toccato il tasto che sono i troppi aerei che portano e hanno portato il vero inquinamento. Nessuno ha mai parlato di questo. Speriamo che questa battaglia vera continui. Franco Corona lettore della «Stampa» da 32 anni San Vincenzo e gli anziani A nome della Conferenza San Vincenzo «San Gerolamo», facente parte della Società di S. Vincenzo de' Paoli della Diocesi di Torino, al fine di completare l'articolo «80 anni in cerca di pineta» del 28 luglio, mi permetto segnalare che pure il nostro gruppo attivo dal 1963 - organizza soggiorni estivi per anziani. Sede attuale è l'Abbazia di Santa Fede presso Cavagnolo dove, suddivisi in quattro turni, complessivamente circa 110/115 anziani trascorrono periodi di riposo di 13 giorni. Sono ospitate persone autosufficienti che altrimenti non potrebbero liberarsi dall'afa e dalla solitudine estiva. Gli ospiti sono affiancati da Consorelle per condividere in serenità ed amicizia questa breve vacanza. Per chi lo desidera, non manca una premurosa assistenza spirituale. La nostra base è in corso Matteotti 11, Torino. Giovanni Molli Boffa Opera anziani San Girolamo, Società San Vincenzo de' Paoli, Torino Chi truffa e chi no C Gi Con Giuseppe Avataneo non c'entriamo per nulla. Da anni cerchiamo di lavorare onestamente servendo la nostra clientela nel modo migliore possibile. L'agenzia «Giulio Cesare Viaggi & vacanze» di Torino, tuttora operante, smentisce di essere stata coinvolta in una vicenda che risale all'estate del '91, quando una famiglia torinese pagò due milioni e 400 mila lire per l'affitto di una casa a Corfù, come riportato in un articolo apparso mercoledì su La Stampa, sotto il titolo «Truffe nascoste nei depliant». La lite finì davanti al giudice. Nel maggio dell'anno dopo, Avataneo fu condannato a 6 mesi con la condizionale per truffa. Davide Sclaverano, Torino