Uccisa sul balcone di casa

Catania, un killer ha aspettato a lungo nascosto fra i cespugli e poi l'ha colpita al petto con un colpo di fucile Catania, un killer ha aspettato a lungo nascosto fra i cespugli e poi l'ha colpita al petto con un colpo di fucile Uccisa sul balcone di casa Giallo per la morte di una baby-sitter CATANIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un giallo. Dietro la morto di una giovane donna, assassinata l'altra sera con un colpo di fucile al petto, potrebbe esserci un affare passionale. Allo stato, però, non ci sono elementi che possano spiegare il singolare delitto di Pina Cutuli, 31 anni il prossimo 18 settembre, baby-sitter, che un killer solitario ha raggiunto davanti casa giovedì notte, a Calatabiano, estremo limite della provincia di Catania, ad una decina di chilometri da Taormina. Nel fascicolo aperto dai carabinieri per questo delitto ci sono adesso due denunce presentate dalla donna, forse gli unici indizi dai quali partire; una risale a circa sei mesi fa, l'altra appena allo scorso mercoledì, 36 ore prima che scattasse l'agguato. Pina Cutuli per due volte aveva denunciato di aver subito attentati intimidatori: nel febbraio scorso, mentre scendava dalla sua Ibiza, qualcuno aveva sparato un colpo di pistola verso l'auto. E solo martedì scorso, un pesante masso di una ventina di chili era stato scagliato sul parabrezza della macchina da un palazzo in costruzione; la donna era uscita dall'auto con una ferita ad un braccio e un grosso spavento. Ai carabinieri, anche in questo caso, non seppe, o non volle, dire chi poteva avercela con lei. Il segreto, se esiste, se l'è portato nella tomba, anche se i militari potrebbero già essersi fatti un'idea su chi giovedì, a tarda sera, ha atteso che la donna si sedesse davanti all'uscio di casa a conversare con la sorella, per poi esploderle contro una fucilata. Le indagini hanno accertato che il killer solitario ha atteso per diverso tempo il momento giusto, dopo aver forzato il cancelletto in ferro del podere che si trova proprio di fronte all'abitazione della donna, alla periferia di Calatabiano, in una strada buia. Da lì è sbucato dal buio e ha fatto fuoco. Prima di fuggire, il sicario ha scagliato il calcio del fucile contro il parabrezza dell'auto della donna, parcheggiata proprio accanto al podere. Ancora quel segnale, quella sorta di ulteriore sfregio, quasi una firma del delitto. E' stata Rosa, la sorella della vittima, una ragazza di qualche anno più giovane, cassiera in un bar, a dare l'allarme e a far trasportare Pina Cutuli al vicino ospedale di Giarre, dove però la donna è arrivata già morta. I parenti di Pina Cutuli, interrogati ieri, non hanno saputo fornire indicazioni sul perché di questo strano delitto. Nella palazzina di via Ponte Boria, davanti al quale è scattato l'agguato, vivono anche zii e cugini della ragazza. Ma nessuno ha visto nulla. Anche la sorella non ha saputo fornire particolari agli investigatori: il killer, infatti, ha atteso che entrasse in casa per qualche istante, per sparare sulla vittima designata. Sembra che la ragazza uccisa, sorpresa mentre stava sfogliando una rivista, avesse intuito il pericolo accennando ad una fuga, spenta subito però dal micidiale colpo di fucile. Pina Cutuli lavorava da una decina di anni come baby-sitter in casa di un imprenditore edile di Giardini Naxos. A Calatabiano la descrivono come un tipo tranquillo, onesta e senza cattive amicizie. Il padre, che fa il bracciante agricolo, ieri mattina non si dava pace. La madre, una casalinga, per tutto il giorno è rimasta seduta in cucina, con la testa tra le mani piangendo. Per un po' di tempo, dopo il primo attentato di sei mesi fa, era stata lei a decidere di accompagnarla ovunque andasse, non tanto per proteggerla, quanto per calmare le male lingue del paese, «che dopo un fatto del genere chissà che cosa ci avrebbero ricamato sopra». Negli ambienti investigativi, tuttavia, si pensa che la donna conoscesse il suo assassino. Forse un amante respinto, o un uomo deluso da una relazione impossibile. «Le indagini non privilegiano alcuna pista», dicono i carabinieri. Ma non ò escluso che già nelle prossime ore si possa dare un nome e un volto all'assassino, forse travolto da un'attrazione fatale. Fabio Albanese Gli inquirenti pensano alla vendetta di un fidanzato respinto dalla donna Aveva 31 anni Nei mesi scorsi aveva denunciato due attentati nei suoi confronti: un colpo di pistola andato a vuoto e un sasso lanciato contro la sua auto ■ m Pina Cutuli, 31 anni, e il balcone della sua casa sul quale è stata uccisa

Persone citate: Fabio Albanese, Pina Cutuli

Luoghi citati: Calatabiano, Catania, Ibiza, Taormina