Ultimatum islamico alla Francia di Francesco Fornari

Dura replica di Parigi: non accettiamo che salga al potere un regime tirannico MAGHREB M Dura replica di Parigi: non accettiamo che salga al potere un regime tirannico Ultimatum islamico alla Francia «Libera i nostri, lascia l Algeria o ti colpiremo» ALGERI DAL NOSTRO INVIATO Si inasprisce la tensione fra gli integralisti islamici ed il governo di Parigi: all'ondata di arresti che si è abbattuta in Francia sui simpatizzanti del Fis per ordine del ministro dell'Interno Pasqua, i Gruppi armati islamici (Già) hanno risposto con un comunicato, inviato a tre giornali in lingua araba, Al Hajat, Al Sharq e Al Awsat, che vengono stampati a Londra e al Cairo, in cui minacciano di «colpire gli interessi francesi in Algeria» se non verranno soddisfatte le loro richieste. Che sono pesanti, sia sul piano politico che su quello del prestigio. Ribadendo che il governo francese deve garantire «il rispetto dei diritti e della dignità dei musulmani in Francia», per evitare che il terrorismo faccia altre vittime tra i residenti francesi, indicati esplicitamente come bersaglio primario, Parigi deve impegnarsi a liberare tutti i simpatizzanti del Fis rinchiusi in prigione; a risarcire la popolazione algerina per la metà dei danni causati dalla feroce repressione dei militari; a rivelare l'identità dei funzionari francesi che collaborano «col governo algerino apostata che massacra degli innocenti»; a non appoggiare più la giunta. Il comunicato, di certo il più duro emesso dal Già, conclude ribadendo le accuse ai francesi «di grandi e perfidi cinismi in Algeria». Sono minacce paurose che non possono essere ignorate. Nel movimento integralista, finora fortemente diviso al suo interno sulla strategia da seguire, sembra aver preso il sopravvento la corrente «dottrinaria», contraria a qualunque soluzione negoziale della crisi e ad ogni interferenza straniera negli affari algerini. Inoltre si parla con una sempre maggiore insisten¬ za di una fusione dei due importanti movimenti clandestini, il Già e l'Ais (esercito islamico di salvezza): se questo avvenisse si può facilmente prevedere un tragico aumento degli attentati e un inasprimento della lotta. L'ala politica del Fis, il Fronte islamico di salvezza disciolto e dichiarato fuori legge dal golpe dei militari, non ha quasi più voce in capitolo, la maggior parte dei dirigenti sono fuggiti all'estero o sono rinchiusi nelle prigioni algerine, mentre i «soldati di Allah», con gli attentati e le stragi che hanno messo in ginocchio il governo e creato una psicosi di paura nella comunità straniera, ridotta ormai a poche centinaia di persone, stanno facendo proseliti di giorno in giorno fra i giovani che hanno trovato i loro nuovi eroi nei capi della guerriglia, come Gousmi Cherif «l'iraniano», Jaffar «l'afghano», ucciso dai «ninja» in uno scontro a fuoco, Yassin «il napoletano», responsabile della strage dei sette marinai italiani, arrestato dalla polizia. Per i residenti stranieri, so¬ prattutto per i francesi, si preannuncia una fine dell'estate ancora più calda, un'offensiva ancora più violenta dei gruppi armati. Il comunicato del Già non lascia adito a dubbi: se non verranno ottemperate le loro richieste, entro breve tempo è specificato, la ritorsione sarà dura e sanguinosa. Il ministro degli Interni francesi ha respinto il ricatto del Già, garantendo che «non c'è nessuna rivolta xenofoba contro la comunità islamica che vive nel nostro Paese, fatta di gente pacifica e laboriosa». Parlando degli integralisti islamici, Pasqua ha affermato che fra gli algerini «ci saranno certo dei moderati, ma non islamici. Qualora ci fossero che si manifestino, condannino gli attentati». Del movimento islamico il ministro ha detto: «La realtà è che l'Islam che si pensa di installare in Algeria sarebbe aggressivo e conquistatore. La Francia non può rimanere indifferente di fronte a questa minaccia». Francesco Fornari Il braccio armato del Fis esige anche riparazioni per la repressione Massimo allarme tra gli stranieri I soldati pattugliano le strade di Algeri ma i fondamentalisti continuano a colpire. Nella foto piccola Pasqua

Persone citate: Cherif, Jaffar, Yassin